La polizia aveva diffuso uno scatto ricavato dalle telecamere di sicurezza alla stampa, sperando che così l'uomo potesse essere identificato. Questa mattina la squadra mobile di Milano ha messo le manette al "sospettato numero uno" per gli abusi su una bambina di sei anni avvenuti nella zona di Chinatown.
I fatti di cui è accusato l'uomo, tra i trenta e i quarant'anni, sono avvenuto l'11 settembre in via Bramante, quando una bambina di origini cinesi è stata trascinata in un portone. "Mi ha detto 'andiamo' ma io non volevo. Non lo conoscevo", ha raccontato ai familiari, che poi hanno ripetute le sue parole agli inquirenti.
"Mi ha preso per una spalla, mi faceva male. Mi ha fatto entrare in un portone, non di casa mia, ma in un palazzo vicino. E continuava a spingermi, fino a un cortile".
Poi il tentativo di violenza, fermato quando gli abitanti del palazzo hanno avvertito le grida della bambina.Ieri sera due persone erano state portate in questura per accertamenti, dopo che molte segnalazioni erano arrivate ai numeri di telefono della polizia. Oggi il provvedimento di fermo per il sospettato.
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