Fermato pedofilo seriale Puntava ai bambini dentro al Parco Trotter

L'uomo era costretto all'obbligo di dimora Piscina, Lega: «Adesso gettate via la chiave»

Fermato pedofilo seriale Puntava ai bambini dentro al Parco Trotter

Un esempio di collaborazione tra cittadini e istituzioni. L'arresto di Giovanni V., 24 anni, pedofilo seriale che si aggirava frequentemente all'uscita dei bambini dalla scuola in via Padova, è stato definito così da Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2.

L'uomo è infatti stato riconosciuto giovedì pomeriggio da alcuni genitori, tra cui Marzio Brusini ringraziato pubblicamente da Piscina, mentre si trovava nel parco Trotter. La sua presenza è stata segnalata al Municipio che a sua volta ha allertato la polizia di Stato. In breve il pedofilo è stato portato via dagli agenti: aveva infatti l'obbligo di non avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e l'obbligo di dimora proprio per delle denunce per pedofilia ricevute nel passato.

Volontario fino al 2014, proprio quell'anno era stato beccato in largo Marinai d'Italia mentre fotografava una bambina di sette anni semi-svestita. E a quanto pare aveva anche alle spalle un'esperienza da baby sitter finita male per lo stesso motivo: i genitori avevano trovato delle fotografie dei figli mentre dormivano solo con le mutande.

La sua foto era circolata tra i genitori della zona e nel frattempo era arrivata la condanna all'obbligo di dimora, ma l'uomo ha ignorato i divieti e si è spinto oltre i limiti imposti dalla legge. Fino a quando non sono scattate di nuovo le manette.

«Per fortuna che c'è Matteo Salvini al ministero, per fortuna che i cittadini l'hanno riconosciuto e che abbiamo fatto questo ottimo lavoro di squadra: se i cittadini si rivolgono a noi, noi chiamiamo la polizia e loro riescono a intervenire tempestivamente è un bel lavoro di squadra - ha commentato Piscina - poi sarebbe fondamentale che anche i presidenti di municipio possano sedere nel tavolo provinciale per la pubblica sicurezza perché come abbiamo notato all'assemblea di prossimità in via Padova l'assessore alla sicurezza del Comune non sa nulla di quello che accade sul territorio, noi vogliamo solo dare una mano e migliorare la sicurezza all'interno della città, per fortuna abbiamo un ottimo rapporto con i commissariati, ma forse è il caso di allargarlo questo tavolo».

Nonostante la proficua collaborazione con il commissariato di Villa San Giovanni, Piscina insiste ancora sulla necessità della presenza di un commissariato nella zona di via Padova: «Siamo felici di aver contribuito a togliere questa bestia dalla strada e ci auguriamo che non gli venga permesso di uscire di nuovo di galera, affinché i genitori del Trotter possano rimanere tranquilli. In certi casi, chiudere la cella e gettare la chiave è la soluzione migliore, considerata anche la recidività del soggetto.

Questo episodio - ha affermato - evidenzia ancora una volta la necessità di una presenza fissa in via Padova anche da parte della polizia locale, con il necessario trasferimento del comando di zona che oggi si trova in via Settala, decisamente lontano dai problemi del Trotter e al di fuori del territorio del Municipio 2».

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