Gatti vuol sedurre la Scala e l'Olanda

Il direttore milanese in un doppio concerto domani e lunedì prima di guidare l'Orchestra di Amsterdam

Piera Anna FraniniBen quattro nomi di punta della direzione d'orchestra internazionale sono sbocciati in una bottega milanese, il Conservatorio. Stiamo parlando di Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Daniele Gatti e Gianandrea Noseda (in ordine anagrafico). Tutti immancabilmente sui podi che contano. Ora Chailly è al timone della Scala, per vent'anni regno di Muti, mentre Gatti da settembre sarà direttore stabile dell'Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, a sua volta orchestra del cuore di Chailly (lì per dirigere anche il concerto d'addio a Sua Maestà Beatrice che cedette lo scettro al figlio Guglielmo).Gatti ha sempre mantenuto una collaborazione stabile con la Filarmonica della Scala che torna a dirigere domani e dopodomani in un programma intimo e meditativo, con Notte Trasfigurata di Schoenberg, Morte e Trasfigurazione di Strauss e Morte e Trasfigurazione d'Isolde di Wagner. Tutto esaurito per la prova aperta (ore 19.30) di domani a favore della Fondazione Centro San Raffaele, mentre ci sono ancora biglietti per dopodomani.Milanese, 54 anni, Gatti ha chiuso il semestre Expo alla Scala con un'applaudita esecuzione di Falstaff di Verdi e una serie di concerti con la Filarmonica. Tornerà alla Scala nel 2017 sul podio della Filarmonica nonché artefice dei Maestri cantori di Wagner. Del resto, Wagner è fra i musicisti prediletti di Gatti che a breve debutta con Tristano e Isotta, a Parigi, portando la stessa produzione, firmata Pierre Audi, all'Opera di Roma per l'inaugurazione di stagione.Ora è già molto centrato sull'Olanda, su quella sua orchestra prodigiosa nella top ten delle migliori al mondo e ambasciatrice d'Europa dal momento che è stata prescelta per una tournée europea triennale che toccherà 28 paesi dell'Unione. La tappa italiana è a Torino, in ottobre.Gatti ha scelto il Conservatorio per la sua prima masterclass di direzione d'orchestra, corsi gratuiti e intensi chiusi con il concerto condotto dagli allievi. Il pubblico ha seguito il lavoro certosino di scomposizione di una partitura, battuta per battuta, pezzo per pezzo. Era la Quarta Sinfonia di Mahler. Gatti di nuovo, indosserà le vesti di insegnante questa estate, all'Accademia Chigiana di Siena, che negli anni ha forgiato schiere di interpreti e di bacchette.Dopo gli anni parigini, ora sono in arrivo quelli olandesi. Per la verità ci fu un momento in cui pareva si ipotizzavano anni milanesi. Accadde quando scattò il toto direttore dopo il cambio ai vertici scaligeri, il suo nome uscì prepotentemente, assieme e a quello di Chailly, però più grande di 8 anni.

Orchestra divisa in due, opinionisti divisi in due. Il sovrintendente Alexander Pereira, ammiratore e amico di entrambi, alla fine optò per Chailly. Ma nell'Italia dei Guelfi e Ghibellini, la presenza dell'uno continua a ricordare l'assenza dell'altro.

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