I protagonisti dello spettacolo en travesti: «Una sarabanda di equivoci»

Continua fino a domenica al teatro Manzoni il successo di «Priscilla», il musical di Simon Phillips tratto dall'omonimo film. A parlarne sono gli stessi tre protagonisti: Cristian Ruiz, Riccardo Sinisi e Marco D'Alberti. «Non abbiamo avuto nessuna difficoltà ad entrare nella pelle di questi personaggi che contemporaneamente appaiono come uomini travestiti da donne ma che, nel corso delle loro esibizioni, diventano delle femmine folli che scimmiottano le peggiori abitudini degli uomini». Interviene il perfido ma simpatico Sinisi: «Quello che piace al pubblico non è tanto la consuetudine allo spettacolo in travesti cui la gente è ormai abituata dai tempi del “Vizietto” ma il fatto che tutti e tre non perdiamo mai il contatto col nostro io profondo che è e rimane quello maschile». E Ruiz che interpreta Mitzi incalza: «In questa allegra sarabanda non esiste alcuna differenza tra l'interprete maschile e quello femminile». Marco D'alberti che è Bernadette conclude: «Maschio e femmina in questo spettacolo si danno contemporaneamente la mano. Ciò che sembra uomo subito dopo diventa donna per tornare di nuovo maschio senza bisogno di togliersi il make up dato che l'uno e l'altro sesso si confondono sotto il denominatore comune della risata».

Insomma la vostra deve essere una gran fatica, dato che la convivenza tra essere e apparire è continuamente sfasata, siete d'accordo? I tre, che non perdono una sillaba consultandosi, mi rispondono in coro: «Nessuna fatica dal momento che nel mondo d'oggi, anche senza ricorrere al travestimento, il comportamento dell'uno come dell'altro sesso da opposti diventano sempre più complementari anche nella moda, non trova?».

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