Litta-Leonardo, il teatro si fa in due

Dal patto tra le due sale una nuova stagione con 46 spettacoli

Ferruccio Gattuso

Due teatri, tre spazi, 46 spettacoli per 270 serate in 3 spazi. E persino un esordio teatrale curioso e un po' folle, perché vedere Renato Mannheimer, celebre sondaggista da giornali e tv, cercare di fare il suo mestiere (e non riuscirci) in uno spettacolo intitolato, per l'appunto, «Il sondaggista», è qualcosa che spiazza. Accadrà a novembre nella sala più piccola del Teatro Litta, la Cavallerizza, nello spettacolo diretto da Valeria Cavalli.

Il simbolo della nuova stagione di MTM Manifatture Teatrali Milanesi patto passionale tra Teatro Litta e Teatro Leonardo è per l'appunto un cuore rosso di passione e alato. Dove porti questo cuore è chiaro: sul palcoscenico o nei pressi dello stesso dove scorreranno, dal 29 settembre a fine maggio, una serie variegata di spettacoli, dai classici alle riletture, dai monologhi alla commedia, alla danza. Innanzitutto, come annunciato ieri in corso Magenta, Fondazione Litta ha un nuovo presidente nella figura di Gaia Calimani: Gaetano Callegaro resta alla direzione artistica con Antonio Syxty, mentre il deus ex machina al Leonardo sarà l'impresario teatrale Paolo Scotti. «Il progetto fa guardare al futuro con ottimismo - spiega l'assessore alla Cultura del Comune Filippo Del Corno alla presentazione cartellone Mtm Dal patto tra Quelli di Grock e il Litta nasce un modello di sviluppo per tutta la scena teatrale milanese. Milano è una città di grande vitalità: è un bel momento per fare l'assessore alla Cultura».

La stagione del Litta parte il 29 con il testo contemporaneo «Casca il mondo» di Livia Castiglioni, sguardo labirintico sulla borghesia, mentre il Leonardo apre con la ripresa de «La Tempesta», celebre rilettura del classico di Shakespeare a opera di Quelli di Grock. Tra i titoli da segnalare durante l'anno al Litta, «Io, Ludwig Van Beethoven» di Corrado D'Elia (tra dicembre e gennaio), viaggio nel genio del compositore tedesco nel momento in cui compose la Nona Sinfonia, e «A single Man», ispirato a «Un uomo solo» di Christopher Isherwood, per la regia di Pasquale Marrazzo (5-15 aprile).

Al Leonardo tre spettacoli portano la firma dei talentuosi Oblivion (non a caso lanciati da Paolo Scotti): «Far finta di Essere G...» (8-12 novembre), omaggio a Gaber con Davide Calabrese e Lorenzo Scuda. Tra gli altri titoli «Trump Blues L'età del Caos» di Federico Rampini (20-22 dicembre) cerca di leggere la nuova America di «The Donald».

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