Macef, un successo nonostante la crisi

Macef, un successo nonostante la crisi

Niente scope parlanti o altre diavolerie elettroniche studiate dalla moderna tecnologia per affrancarci dai lavori manuali. Al Macef quest’anno, dal 24 al 27 gennaio, nei quartieri fieristici di Rho, si è visto di tutto e di più per rendere assai confortevole gli spazi vivibili dell’uomo e della famiglia in casa. Quasi 1700 espositori hanno mostrato prodotti e proposte di grande interesse per il pubblico e per i consumatori. Il bilancio è stato nettamente positivo MACEF 2013 è riuscito a richiamare 91.483 visitatori di cui il 14% dall’estero, provenienti da ben 110 paese. Due le novità di questa edizione: il lancio del prodotto digitale Macef+, vale a dire la fiera online che ha prolungato virtualmente la durata dell’esposizione per oltre un mese permettendo ad aziende e compratori di ampliare contatti e business; e il ritorno del settore “Festivity” (addobbi natalizi, decorazioni per le feste, giochi e giocattoli) con l’obbiettivo di creare nuove sinergie e nuove fasce di operatori. Sarà stata la novità del rientro nel Macef oltre alla variegata offerta merceologica, certo il settore “Festivity” ha suscitato molto interesse e un certo movimento di pubblico per le curiosità e le offerte innovative degli espositori. In particolare si sono segnalate due proposte emergenti del salone: l’area denominata Piazza del Natale e l’altra definita “Schiaccianoci”, entrambe molto gettonate dai visitatori nonostante le festività natalizie siano ormai un ricordo (quest’ultima area curata da Elisa Aonzo). Ma il Macef ha messo in mostra, si può dire senza temere l’enfasi, quanto di esteticamente design d’avanguardia all’insegna del più puro Italian. Style. Un ruolo di primo piano spetta al’Opera Italiana che ha segnato la presenza di grandi e piccole realtà produttive che hanno fatto e continuano a fare la storia del made in Italy. Da segnalare anche il progetto dell’architetto Barbara Villari (Casa retro) che rivive in chiave d’attualità i pilastri delle mode del passato. E poi tavole e cucina, aree speciali, attenzione particolare, nella progettazione, all’ecologia e ai temi ambientali, home più apprezzabile e godibile dell’Italia: decorazione, artigianato e garden, il merchandising museale che promuove il connubio tra musei e design. Il tutto sostenuto da incontri, seminari, convegni.

Un’edizione Macef fortunata, dunque, anche se arrivata all’interno di una crisi economico-finanziaria e sistemica di proporzioni mondiali, che lancia un messaggio di speranza a quanti sono seriamente impegnati a uscire da questa tremenda fase recessiva.

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