Metrò Cadorna, da seimila a 1.500 all'ora

In banchina al massimo 75 passeggeri alla volta. Scontro tra Sala e Aci

Metrò Cadorna, da seimila a 1.500 all'ora

«É il momento di uscire da posizioni e critiche ideologiche» sostiene il sindaco nel suo videomessaggio quotidiano ai milanesi su Facebook. Beppe Sala e la giunta hanno appena presentato il piano «Milano 2020» che ridisegna tempi, mobilità e servizi della città nel breve periodo (per far fronte alla «fase 2» dell'emergenza che comporterà ancora distanziamento obbligatorio tra le persone), ma che punta a diventare un modello acquisito per il futuro. E tra le misure contestate dal centrodestra - ma pure dai commercianti in corso Buenos Aires e non solo - c'è la realizzazione di nuove piste ciclabili disegnate a cavallo tra marciapiede e carreggiata, il timore è che aumentino traffico e taglino posti auto. Sala difende il piano: «Faccio un esempio - attacca -, nella stazione Cadorna della metropolitana in condizioni normali facevamo entrare seimila persone all'ora la mattina e con le misure che oggi ci indica il governo ne faremo entrare solo 1.500, il 25%. E potremo farle entrare 75 alla volta per disporle bene lungo la banchina. Non se ne esce se non si trovano anche altre formule. Parlare di nuove piste ciclabili non è una scelta ideologica, ma di visione e di necessità».

Il presidente di Aci Milano, Geronimo La Russa, ribatte al sindaco che «se la ripartenza della città dovesse dipendere da biciclette e monopattini crediamo che ci sarebbe davvero molto da preoccuparsi. Noi pensiamo che sia più utile e pressante ragionare sul tema delle auto, partendo dalle modalità che si vorranno intraprendere in vista anche di una drastica e necessaria limitazione dell'uso dei mezzi pubblici». La Russa aggiunge che «le competenze tecniche di Aci sono a disposizione del Comune di Milano e delle altre amministrazioni della Città metropolitana per definire un percorso che declini nel miglior modo possibile l'inevitabile utilizzo dell'auto nella tanto attesa fase 2».

Sala nel video torna ad incalzare il governo, deve stringere i tempi e comunicare le decisioni, «è importante capire cosa succederà il 4 maggio e cosa dopo, se il 4 ad esempio ripartirà la produzione del tessile presumo che non molto dopo riapriranno i negozi, perché se non svuotano il campionario estivo e non fanno cassa, è difficile che possano ordinare quello invernale. Dobbiamo organizzarci». E invita a inviare le proprie idee a partire da oggi in merito al documento «Milano 2020», pubblicato sul sito del Comune.

Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale invita invece i milanesi a «scrivere per protestare contro le politiche bici e aperitivi della giunta Sala. Ci vuole buonsenso e le immagini della disposizione dei vagoni della metro non ne dimostra: con le mascherine qualche passeggero in più si può trasportare».

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