Milano ricorda la signora del cinema

«Milano? È sempre nel mio cuore». Lo ripeteva spesso Mariangela Melato che qui era nata, figlia di una sarta e di un vigile urbano, trascorrendo l'infanzia e l'adolescenza in via Montebello, a Brera dove spesso ritornava a ritrovare gli amici di un tempo.
E proprio Milano ricorda la grande signora delle scene scomparsa l'11 gennaio s'intitola Milano per Mariangela Melato, il cinema, il teatro, la musica, ed è in programma, con la collaborazione del Comune di Milano, al Museo Interattivo del cinema di viale Fulvio Testi 121 (biglietti da 3 a 5 euro, un adulto più un bambino 6 euro, per informazioni il telefono è 02.87242114). Undici i titoli in cartellone, alcuni rarissimi, che vengono proposti volutamente a cavallo dell'8 marzo, festa della donna, per sottolineare l'importanza dell'attrice nel panorama artistico femminile italiano. Un carrellata delle sue più straordinarie interpretazioni che inizierà con Domani si balla, una favola comica diretta da Maurizio Nichetti che giovedì sera alle 21 introdurrà la proiezione raccontando il dietro le quinte del set. Quattro i film in cartellone venerdì, da Il gatto di Luigi Comencini (ore 15), una commedia colorata di gialla in cui la Melato aveva come partner Ugo Tognazzi e Philippe Leroy, a Segreti segreti, il film di Giuseppe Bertolucci (ore 17), ritratto di una donna giudice raccontata accanto a Lea Massari e Lina Sastri, da Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmuller (ore 19), uno dei suoi film più celebri dove interpreta una sottoproletaria lombarda che si innamora di un operaio siciliano emigrato a Torino, sullo schermo l'attore Giancarlo Giannini, a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (ore 21), il primo film italiano ad entrare in fabbrica analizzandone il rapporto alienato tra operai e macchine.L'omaggio a Mariangela Melato, Ambrogino d'oro nel 1979, prosegue sabato con un poker di film, da Basta guardarla, uno sguardo ironico sul mondo dell'avanspettacolo diretto da Luciano Salce (ore 15), a Oggetti smarriti, girato interamente alla stazione centrale da Giuseppe Bertolucci (ore 17), simile, secondo il regista, ad una grande scenografia dell'Aida, da Dimenticare Venezia di Franco Brusati (ore 19), film sul tema della memoria che valse alla Melato il Nastro d'argento come migliore attrice protagonista, a Caro Michele di Mario Monicelli (ore 21) tratto dal romanzo di Natalia Ginzburg.Domenica gran finale con La poliziotta di Steno (ore 15.30), che le valse il David di Donatello, e con Film d'amore e d'anarchia di Lina Wertmuller (ore 17.30) ancora una volta accanto a Giannini.

La conclusione sarà in musica con il concerto Cinema in note al femminile in programma domenica alle 21: il duo pianistico Federica e Francesca Badalini proporrà brani tratti dalle più famose colonne sonore composte da musiciste donne.
Museo interattivo del cinema, viale Fulvio testi 121
Prenotaz. 0287242114

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