"Non serviamo pasti a indiani in solidarietà coi nostri marò". ​E il ristorante viene attaccato

La scelta di campo di un ristoratore milanese: "Ognuno di noi, nel suo piccolo, deve impegnarsi". Ma sui social viene presi di mira

"Non serviamo pasti a indiani in solidarietà coi nostri marò". ​E il ristorante viene attaccato

Una scelta di campo netta. "Non serviamo pasti agli indiani in solidarietà con i nostri marò". A prenderla è stato un ristorante di Milano che, nella quartiere chic che sorge ai piedi dell'Arco della Pace, ha avuto il coraggio di esporre il cartello in strada. Per questo, però, la Posteria di Nonna Papera è finita sotto attacco sui social network. Con Repubblica che si fionda a sentenziare: "Il menu del giorno del ristorante milanese sa di razzismo e il messaggio ai clienti sulla lavagna del locale si trasforma in un danno d'immagine inarrestabile".

"Mi viene solo da ridere - commenta il titolare del ristorante, Lamberto Frugoni - io la mia clientela ce l'ho, non mi spaventa di certo. Era una provocazione. I miei dipendenti sono dello Sri Lank, sono garante del mutuo di un peruviano, e io sarei razzista? Sono tra anni che questi ragazzi aspettano un processo, per caso la comunità indiana in Italia ha mai fatto qualcosa per chiedere giustizia? Ognuno di noi nel nostro piccolo deve impegnarsi, facile troppo facile mettersi su Facebook e attaccare". Ma c'è a chi proprio non va giù che un ristoratore possa schierarsi al fianco dei nostri fucilieri di Marina che sono ancora ingiustamente trattenuti in India.

Tanto che si propongono di segnalare il caso a Tripadvisor. "Se cucinano come scrivono i cartelli che espongono contro il popolo indiano - tuona uno su Facebook - statene alla larga". E ancora: "Non ci metterò mai piede, fate schifo".

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