Rabbia e firme nei quartieri: ecco la mappa della protesta

Decine di comitati scendono in piazza per chiedere sicurezza e decoro E a mobilitarsi non sono più solo le «solite» periferie ma anche il centro

(...) di piazza Cairoli. Ma ci sono anche i comitati Porta Romana e corso Garibaldi, costituiti da commercianti, sorti dopo l'avvento di Pisapia. Che si aggiungono allo storico comitato ProArcoSempione. Passando alla Zona 2, qui i comitati sono tre volte in più rispetto a tre anni fa. Quelli storici sono i comitati quartiere Adriano e quartiere Precotto. Gli altri sono recentissimi: Quattro Tunnel (l'associazione si occupa della sicurezza dell'area Ferrante Aporti-Sammartini), Ferrante Aporti e Greco, che si sta formando proprio in questi giorni. «Prima del 2011 ne contavamo circa tre, ora sono una decina», conferma il consigliere Samuele Piscina. Passando alla Zona 3, anche qui l'aumento dell'associazionismo è evidente. «I comitati storici sono sorti prima che Pisapia arrivasse al potere. Con lui si sono calmati, avendo un'estrazione di centrosinistra. Adesso hanno ricominciato a far sentire la loro voce», conferma il rappresentante della Lega Nord Michele Leopoldo Siegel. Stesso discorso in Zona 4, dove di recente si è costituito il comitato del Pratone, che protesta contro la trasformazione dell'area verde di viale Argonne in un deposito per il cantiere della M4. Molto attivi sono anche i comitati Salomone, che chiede maggiore sicurezza nelle case popolari, e Molise-Calvairate. «In questi tre anni abbiamo assistito a un cambiamento a 180 gradi nella nostra Zona: all'inizio l'Aula era piena di cittadini che venivano ad applaudire. Adesso è colma di gente che protesta», spiega il consigliere Paolo Bassi. Un po' come avviene in Zona 5, che proprio di recente ha visto la nascita del comitato via Spadolini, mentre si sta formando quello della Ricicleria di via Chiesa Rossa. Qui di comitati se ne formano di continuo: almeno una ventina solo nel corso di questa legislatura. In Zona 6 i più recenti sono il comitato Ponti, quello del parco Segantini e l'Evergreen di zona Barona. In totale nel diversi quartieri ci sono una quindicina di gruppi in protesta: prima dell'avvento di Pisapia erano circa un terzo. Come in Zona 7, dove accanto ai tradizionali comitati San Siro e Figino se ne contano ormai moltissimi altri: case popolari di via Traccia, Salvaguardia e ambiente, mercato di piazza Pagano. Passando alla Zona 8, i nuovi arrivati sono il comitato Musocco, le Signore di Qt8 per Montestella, piazzale Accursio. «Esistono decine di gruppi in protesta, che vengono in Aula due o tre volte alla settimana», conferma il consigliere Enrico Salerani.

Infine c'è la Zona 9, da sempre poco attiva e adesso sul piede di guerra. Prima di Pisapia si contava il solo comitato di quartiere Comasina. Adesso si protesta per Villa Litta, via Carnevali, via Trevi e Niguarda. Quando mancano ancora quasi due anni alla fine di questa legislatura.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica