Rapinato e pestato da senegalese in corso Como, ora rischia di perdere un occhio

La vittima, un operaio di 56 anni, ha già subito cinque operazioni e dovrà farne altre tre. Il responsabile dell'aggressione è stato arrestato in queste ore: è un 21enne regolare e incensurato

Rapinato e pestato da senegalese in corso Como, ora rischia di perdere un occhio

Era andato a recuperare il figlio, che usciva da una festa in una discoteca nei pressi di corso Como. In quella circostanza gli era stato rubato il cellulare e, durante l'inseguimento per riprendere il proprio telefono, era stato colpito da un pugno in pieno volto, a causa del quale rischia di perdere la vista da un occhio. Secondo quanto riportato da Il Giorno, in queste ore, il presunto aggressore è stato fermato dai carabinieri.

Il giovane fermato

In base alle prime ricostruzioni, il responsabile del gesto sarebbe un 21enne di origini senegalesi, cittadino regolare e incensurato, il cui fratello, a sua volta, sarebbe stato denunciato e arrestato, in precedenza, per lo stesso tipo di reato. E cioè il furto di cellulari fuori dai locali. L'uomo sarebbe stato identificato pochi giorni dopo il fatto, grazia alle telecamere, alle testimonianze degli addetti alla sicurezza e da alcuni amici del figlio, che avevano soccorso il padre dell'amico. L'ordinanza di custoria cautelare è arrivata nei giorni scorsi ed è stata eseguita domenica scorsa, in piazza XXV Aprile, dove il presunto rapinatore è stato fermato. Lui non ha opposto resistenza.

La dinamica dell'aggressione

La sera del furto, l'agressore aveva aperto improvvisamente la portiera dell'auto dove era seduto l'uomo, che al momento stava aspettando il figlio 19enne, in via De Tocqueville, e aveva rubato il cellulare appogiato sul sedile. L'uomo, un operaio di 56 anni, aveva provato a raggiungere il giovane, che subito dopo gli avrebbe sferrato un pugno all'occhio sinistro, causando lo sfondamento del bulbo oculare. Secondo quanto riferito dai carabinieri della compagnia Duomo, il 56enne ha già affrontato cinque operazioni e dovrà farne altre tre.

In base a quanto chiarito dai militari della stazione Moscova, i furti si verificano quando i giovani "escono dalle discoteche, tra le 4 e le 6 del mattino, alterati da stordimento, alcol e droghe e, quindi, quasi impotenti".

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