Ricette per farmaci oppiacei poi spacciati, medico arrestato

Il danno al sistema sanitario lombardo è pari ad almeno 1,3 milioni di euro. L'uomo è ora agli arresti domiciliari controllato con braccialetto elettronico

Ricette per farmaci oppiacei poi spacciati, medico arrestato

Un giro illegale di oppiacei quello messo in piedi da un medico di base 61enne con studio in corso XXII marzo a Milano. Il professionista compilava ricette per l'acquisto di antidolorifici della famiglia degli oppiacei che, invece di finire a pazienti esentati dal pagamento del ticket, andavano a tossicodipendenti nordafricani o lavoratori che “volevano farmaci che li aiutassero a superare la fatica” , mediante uno spacciatore. Diego Fuccilo, difeso dagli avvocati Angelo Lerario e Tommaso Raschellà, è quindi finito agli arresti domiciliari sorvegliato con il braccialetto elettronico su ordine del gip Patrizia Nobile e le accuse nei suoi confronti sono di spaccio, corruzione, truffa e falso per aver emesso 9.412 prescrizioni irregolari con le quali sono state acquistate 12.923 confezioni di analgesici (Contramal e Oxycontin).

Lo smercio illegale ideato dal medico

Stando alle indagini condotte dalla polizia di Stato lo smercio illegale ha causato al sistema sanitario lombardo un danno pari ad almeno 1,3 milioni di euro. Lo scorso 31 gennaio un 47enne egiziano era stato arrestato in flagranza di reato perché trovato, durante un controllo in metropolitana, con nove pastiglie e 26 prescrizioni elettroniche tutte emesse dallo stesso medico di base. L'egiziano, davanti al pm Maria Letizia Mocciaro, aveva vuotato il sacco raccontando che il medico“accende il computer e vede quali sono i soggetti che hanno delle esenzioni e intesta le ricette a costoro”. A quel punto era scattata l’indagine del pubblico ministero.

Successivi accertamenti sul dottore hanno portato a scoprire il traffico con migliaia di ricette irregolari intestate a pazienti spesso stranieri del tutto ignari, alcuni dei quali terminali oncologici. Il medico ha continuato a portare avanti la sua attività illegale anche dopo che lo scorso 18 maggio il suo studio era stato perquisito e lui era stato denunciato. Il giro da 13mila confezioni di farmaci e 9mila prescrizioni mediche irregolari fruttavano al 61enne un guadagno personale molto vicino ai 130mila euro. Sono stati gli agenti della Settima sezione dell'Ufficio prevenzione generale, diretti da Giuseppe Schettino e Gianluca Cardile, che hanno ricostruito lo spaccio illegale di farmaci oppiacei. Secondo le accuse il medico riceveva 10 euro per il Contramal e 20 per l'Oxicodone. Quindi, per ogni ricetta il dottore intascava tra i 10 e i 20 euro, per un guadagno di oltre 100mila euro. Il danno alla Regione per i farmaci acquistati illegalmente sarebbe invece di almeno 1 milione e 300mila euro.

Prescriveva antidolorifici a pazienti ignari

Grazie al racconto dell’egiziano arrestato i poliziotti sono riusciti a risalire a una trentina di pazienti gravi ai quali risultavano intestate prescrizioni per farmaci antidolorifici a base oppioide Oxycontin e di Contramal. Questi pazienti, ascoltati dagli investigatori, hanno raccontato di aver ricevuto le notifiche delle avvenute prescrizioni e, una volta chieste spiegazioni al medico, questo li aveva rassicurati bollandoli come errori. Alcuni pazienti si erano però recati in farmacia e avevano accertato che le ricette a loro nome erano valide e che i farmaci erano stati venduti in altri negozi.

In alcuni casi i pazienti destinatari regolari delle ricette erano in cura dalla moglie del 61enne che non risulta però coinvolta nelle indagini. I medicinali usati, mischiati ad alcol e marijuana, venivano poi assunti da tossicodipendenti. Gli effetti erano molto simili all’eroina.

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