Alla Scala una grande baby-stagione

Aumentano le opere e i concerti dedicati ai bambini. Domani la prima del Flauto Magico di Mozart

Alla Scala si attende un esercito di bambini. Ben quarantamila. Per loro, il sovrintendente Alexander Pereira ha creato una ministagione, perfettamente su misura. Dato il successo della Cenerentola di Rossini della scorsa edizione, con le 14 repliche arrivate a 17 poiché sold out, la Scala è andata oltre. Al costo di un euro (per singolo ingresso), i bambini potranno assistere a due opere, Cenerentola e Flauto magico, un balletto, Lo schiaccianoci, e cinque concerti.

Uno slancio, novità nel tempio massimo, sollecitato dal successo della Cenerentola-pilota dell'anno scorso. Quindi si prosegue, anzi: si rincara la dose. Si ripropone Cenerentola (8 recite) e domani va in scena Flauto magico di Mozart. Lo si replicherà altre 14 volte (7 spettacoli aperti al pubblico e 8 per le scuole), entro il 12 aprile 2016. Il capolavoro di Mozart è rielaborato, adattato alle esigenze di un fanciullo. Si parte dai tempi: il tutto viene sintetizzato in un'ora. In campo, ci sarà l'Orchestra dell'Accademia diretta da Min Chung (che si alterna a Paolo Spadaro), cura la regia Ulrich Peter, scene e costumi sono di Luigi Perego. Il cast si compone dei cantanti dell'Accademia: Pamina sarà Fatma Said, la Regina della notte Yasmin Özkan, Sarastro Oganes Avakyan e Papagena Theresa Zisser, mentre nella parte di Tamino si alterneranno Giovanni Sebastiano Sala e Martin Piskorski e in quella di Papageno Giovanni Romeo e Modestas Sedlevicius. In occasione del 225esimo anniversario della morte di Mozart, la Scala offre così un doppio Flauto, questo per i bimbi e poi la versione originale per il pubblico di sempre , con gli artisti dell'Accademia ma un regista di vaglia come Peter Stein. L'idea è quella di declinare i classici dell'opera per bimbi. L'operazione funziona: il silenzio in platea è assordante. C'è poi la chiara consapevolezza che si investe sul futuro colmando la lacuna di una scarsa formazione musicale (e d'arte in generale) offerta dal sistema scolastico di casa nostra. Si assicura un primo impatto con il bello, sperimentato in un'istituzione comunicata come quotidianità e non torre per pochi eletti. Inoltre, si capitalizzano le risorse del teatro con una minore esposizione, come l'Accademia, il laboratorio di formazione dei futuri protagonisti della macchina teatrale, dai cantanti, agli orchestrali, scenografi… Un investimento, si diceva. Certo, privo di una immediata ricaduta economia: il botteghino non copre certo i costi dell'operazione. Per questo si viaggia con tre sponsor ad hoc, BMW, Intesa San Paolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia Da prossimo febbraio, entrerà in campo un altro progetto pilota. Dopo l'opera, si brevetta l'impatto del balletto proponendo il primo atto de Lo schiaccianoci, diretto da Vladimir Fedoseyev con la coreografia di Nacho Duato . In questo caso Corpo di Ballo e Orchestra sono quelli della Scala, con la partecipazione del Coro di voci bianche dell'Accademia Teatro alla Scala.

Il pacchetto bimbi si completa con i cinque concerti per bambini, programmati per la domenica pomeriggio, da gennaio a maggio 2016, tutti preceduti dall'introduzione di un attore che aiuterà il pubblico a entrare nel mondo dei compositori. Sul palco si succederanno gli Ottoni della Scala e altre ensemble.

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