Segreti d'amore sulle punte Bolle sulle note di Mozart

«Il giardino degli amanti» è un'antologia di brani del salisburghese Lo spettacolo sarà ripreso dalla Rai e verrà trasmesso nei cinema

Piera Anna Franini

Figaro, il Conte di Almaviva, Susanna, Rosina, Fiordiligi, Dorabella, Ferrando, Guglielmo, naturalmente Don Giovanni e Leporello con tanto di catalogo delle amanti di quel furfante d'un cavaliere. Sono i personaggi chiave del teatro d'opera di Mozart, incarnati da cantanti-attori, ma da stasera sulle punte: anche quelle di Roberto Bolle. Oggi (ore 20) debutta alla Scala il balletto Il giardino degli amanti, una nuova produzione, in prima assoluta, firmata dal coreografo Massimiliano Volpini, su musiche di Mozart. Ieri, l'anteprima era a favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. I protagonisti sono le figure mozartiane dell'amore. Figure, relazioni erotico- sentimentali che la musicologa Leonetta Bentivoglio ha esplorato nella conferenza preparatoria allo spettacolo e prima ancora nel libro E Susanna non vien - Amore e sesso in Mozart scritto a quattro mani con Lidia Bramani, testo che ha ispirato il soggetto del balletto. La Bentivoglio è entrata virtualmente in un giardino labirintico scovando i personaggi de Le Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan Tutte. Saranno proprio giochi di siepi, porte nascoste, varchi a sorpresa a creare percorsi labirintici dove la coppia di protagonisti del balletto scaligero si perde. Una Donna e un Uomo, ovvero Nicoletta Manni e l'étoile Roberto Bolle, flirtano, si rincorrono maliziosamente, si perdono, quindi si cercano per poi ricongiungersi solo alla fine, rinnovati da quel viaggio incantato dove s'imbatteranno anche nella Regina della Notte. Che inizierà l'Uomo all'amore. Il balletto chiude con il risveglio dei due amanti sorpresi dal giardiniere. È stato un sogno o pura realtà? Lo spettacolo si consegna a un interrogativo. Massimiliano Volpini, già danzatore della compagnia scaligera e coreografo, spesso ha disegnato assoli, passi a due e un progetto multimediale su di misura di Bolle. Il Giardino degli amanti salda dunque, una volta per tutte, questa collaborazione. Le prime parti dell'Orchestra della Scala, articolate in quartetti, quintetti, duo, lasciano la buca d'orchestra guadagnando il palcoscenico. Lì, sorta di elemento scenico, offriranno pagine cameristiche di Mozart mentre dal giardino labirintico affioreranno i personaggi mozartiani, intenti a giocare e scherzare con l'amore, perdendosi fra le siepi di un'antica villa settecentesca. Tutto parte da una festa d'oggi, contemporaneità ritratta da costumi moderni e uno stile di danza moderno, tale per dinamica e fluidità. È poi un cammino a ritroso fino al Settecento frizzante, arioso, disinvolto e scioltamente libertino, e tecnicamente sulle punte.

Volpini ha inoltre attinto alla nostra Commedia dell'Arte, con cambi a vista, meccanismi svelati. La scena è evocativa, ma molto linda, essenziale. Lo spettacolo verrà ripreso dalle telecamere di Rai 5 e poi diffuso nei cinema.

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