Quando si è presentato negli uffici della Polizia ferroviaria di Milano Lambrate per ritirare alcuni documenti smarriti, molto probabilmente non era a conoscenza del fatto che sulla sua testa pendeva un provvedimento di cattura a seguito di condanna per spaccio di stupefacenti. L’uomo, un 45enne cittadino italiano, deve ancora scontare otto mesi e ventitré giorni di carcere. Evidentemente, per essere così incauto, non ricordava di avere un conto in sospeso con la giustizia. Quella a cui hanno assistito decine di persone nei locali della Polfer sembra essere una scena di un film.
Il 45enne si è presentato nella stazione di Lambrate dicendo di dover ritirare alcuni documenti personali ritrovati dagli agenti della Polizia ferroviaria, ma al momento della consegna, dopo aver fatto i controlli di routine, è emerso che l’uomo era un ricercato. In passato si era macchiato del reato di commercio illegale di sostanze stupefacenti e che non aveva ancora saldato il conto con la giustizia, dato che doveva essere in carcere.
A quel punto, gli agenti della Polfer lo hanno bloccato e il 45enne prima è finito in manette e poi è stato trasferito presso la casa circondariale di San Vittore.
Una storia incredibile quella accaduta negli uffici della Polizia ferrovia di Lambrate che ha lasciato senza parole i presenti. In pochi si erano accorti di cosa stava succedendo e solo quando il ricercato è stato tratto in arresto la vicenda è stata raccontata diventando, in questo modo, di dominio pubblico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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