Expo, antagonisti si armano: stranieri fermati con molotov

Ieri un arrestato e 26 denunciati: trovate mazze ferrate, bombe molotov e maschere antigas. Oggi nuovi controlli e perquisizioni. Sale l'allerta per l'inaugurazione dell'Expo

Expo, antagonisti si armano: stranieri fermati con molotov

Mentre il conto alla rovescia dell’Expo segna meno due, a Milano le forze dell’ordine mettono a segno i primi colpi contro i NoExpo con una serie di perquisizioni e sequestri. Mazze ferrate, bombe molotov e maschere antigas sono state infatti scoperte in alcuni appartamenti occupati abusivamente: 26 attivisti NoExpo stranieri sono stati portati in questura, 25 i denunciati, mentre uno è stato arrestato. Per quattro stranieri (tre tedeschi e una giovane francese), la questura aveva anche chiesto l’espulsione, ma il giudice non ha convalidato il provvedimento di allontanamento e accompagnamento alla frontiera.

Le operazioni della Digos, messe a segno tra ieri e oggi, vanno inquadrate in una azione preventiva sulla sicurezza e l’ordine pubblico temuta anche dagli stessi gruppi antagonisti e NoExpo. "Se combineranno qualcosa - ha commentato un poliziotto in forze al Giambellino - sapremo chi sono e di che cosa fanno parte". Molti agenti in assetto antisommossa hanno protetto le operazioni e gli accertamenti dai manifestanti, che si sono tenuti a distanza. Solo ieri sono stati 26 (sei italiani e venti stranieri comunitari) i giovani accompagnati in Questura per accertamenti, che verranno tutti denunciati per occupazione abusiva mentre l’arrestato è un giovane tedesco la cui auto era zeppa di materiale proibito, anche per fare molotov. I blitz sono stati effettuati come attività di polizia svolte senza la necessità di un decreto firmato dagli inquirenti, ma sulla base dell’articolo 41 del Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza, che consente alle forze dell’ordine di procedere a perquisizioni e sequestri se hanno notizie o indizi sulla presenza in un luogo di "armi, munizioni o materie esplodenti". In via degli Apuli sono state trovate le maschere antigas, le mazze rinforzate, i picconi e altro materiale da analizzare.

Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, lo scorso 18 marzo, a Francoforte, al termine della manifestazione contro l'inaugurazione della nuova sede della Bce, i gruppi antagonisti più violenti d'Europa si sono dati appuntamento a Milano per la "tappa numero 2" della guerra contro le multinazionali, gli istituti di credito e il potere finanziario mondiale. Nel mirino di polizia e carabinieri l'inaugurazione di Expo 2015 quando sfileranno in piazza i Cobas. Secondo gli apparati di sicurezza, i contestatori più violenti avrebbero già preso il controllo della manifestazione. La strategia è "compiere azioni contemporanee in zone diverse proprio per cercare sfuggire ai controlli della polizia e fare i maggiori danni possibili".

Uno degli obiettivi più a rischio è la Scala dove venerdì sera andrà in scena la Turandot. Per i sei mesi dell'Expo il Viminale ha deciso di inviare altri 2mila agenti che andranno a dar man forte ai 2.600 già schierati.

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