Dopo la vittoria dell'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, Imane Khelif ha depositato una denuncia per molestie informatiche aggravate, che ha fatto scattare l'indagine da parte della procura di Parigi. L'organismo giudiziario ha spiegato che la pratica è stata aperta per "molestie informatiche a causa del genere, insulto pubblico a causa del genere, provocazione pubblica alla discriminazione e insulto pubblico a causa dell'origine". Le indagini sono state affidate all'Ufficio centrale per la lotta contro i crimini contro l'umanità e i crimini ispirati dall'odio.
A riferire dell'indagine in corso è il sito de L'Equipe, secondo il quale Khelif ha sporto denuncia già nella giornata di sabato, immediatamente dopo la sua vittoria. Al centro delle polemiche il genere di appartenenza della pugile. Inizialmente è stata diffusa la notizia che Khelif fosse un'atleta transessuale ma solo successivamente è emerso che in realtà la sua esclusione dal campionato del mondo Iba è avvenuta perché, a seguito di indagini di laboratorio effettuate sul suo Dna sarebbe emerso che nel suo patrimonio genetico sono presenti cromosomi XY, che identificano biologicamente i maschi, e non solo cromosomi XX tipici del genere femminile. Una situazione identica alla sua è quella dell'altra pugile, anche lei campionessa olimpica, Lin Yu-tin, proveniente da Taiwan. L'algerina e la taiwanese sono state costantemente al centro dell'attenzione e il loro percorso netto, soprattutto quello di Khelif, ha fatto storcere il naso a più di qualcuno. La potenza e la forza dei colpi portati sono stati considerati non adeguati a un campionato femminile. La stessa italiana, Angela Carini, che per prima ha incontrato Khelif, ha sostenuto che quei pugni le hanno fatto troppo male per poter continuare.
Dal Cio hanno sempre difeso la propria decisione di non fidarsi delle analisi svolte dall'Iba, considerandole non attendibili. Il presidente del Cio, per non smentire e non contraddire se stesso e chi ha scelto di ignorare gli avvisi dell'Iba, ha sostenuto che "se qualcuno ci presentasse un sistema scientificamente solido su come identificare uomini e donne, saremo i primi ad adottarlo". In alternativa, visto che a suo avviso al momento non è possibile effettuare l'identificazione perché tutti i metodi vengono considerati invasivi, ci si basa sul passaporto. Khelif, è donna ed è nata donna, è stato a più volte ripetuto, ma intanto la polemica sull'opportunità che possa partecipare alle competizioni continua a essere viva. Khelif ha presentato denuncia contro le piattaforme social, tra le quali "X", invece di indicare una persona specifica e demandando alle autorità francesi l'obbligo di determinare i colpevoli.
Tra coloro che hanno pubblicato informazioni ritenute offensive sull'atleta ci sono stati Donald Trump, Elon Musk e J. K. Rowling. Citando Variety.com, Matteo Salvini dai suoi social scrive: "J.K.
Rowling ed Elon Musk sono stati entrambi inseriti in una denuncia penale presentata alle autorità francesi per presunti 'atti di cyberbullismo aggravato' contro Imane Khelif, pugile dell'Algeria che ha appena vinto l'oro olimpico". Poi, ha aggiunto: "Siamo alla follia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.