Un'aggressione ogni 13 ore: a Milano è record, ma Sala non fa nulla

Rapine, scippi, furti e violenze sono all'ordine del giorno a Milano, spesso compiuti da stranieri: il tutto nell'indifferenza dell'amministrazione Sala

Un'aggressione ogni 13 ore: a Milano è record, ma Sala non fa nulla

I furti, le rapine, le aggressioni e le violenze a Milano, ormai, non fanno nemmeno più notizia. La città è caduta in una spirale di criminalità dalla quale sembra destinata a non uscire a breve, in parte anche per colpa di un'amministrazione che considera normale quanto accade in città. Moltissimi reati sono compiuti da stranieri, spesso immigrati irregolari presenti in modo illegale sul territorio, contro i quali non vengono emessi i provvedimenti di espulsione o non vengono fatti rispettare. Molti di loro vivono come clochard, contribuendo al degrado cittadino, altri hanno occupato edifici e strutture in periferia (ma non solo) nell'indifferenza dell'amministrazione. Tutto questo non fa altro che alimentare le fila della criminalità, che negli stranieri trova sempre il ricambio per rimpinguare le fila della manovalanza a basso costo.

Solo ieri pomeriggio, nell'arco di un'ora, ci sono stati due episodi in stazione Centrale. In entrambi i casi gli autori del reato erano marocchini, che sono stati fermati dalle volanti della polizia immediatamente dopo il compimento dell'atto delittuoso. Alle 17, una turista francese è stata derubata del suo smartphone da un marocchino di 23 anni, che subito dopo lo scippo è corso in direzione di via Napo Torriani, dove è stato poi bloccato dalla volante. I poliziotti lo hanno arrestato e per lui l'accusa è di furto con strappo. Ma subito dopo, nella stessa zona, un altro marocchino, stavolta di 48 anni, ha strappato una collana d'oro a una 35enne italiana in via Schiapparelli. Anche in questo caso l'intervento della polizia è stato rapido e l'uomo è stato fermato e arrestato per rapina.

La stazione Centrale, ma in generale tutte le stazioni ferroviarie e della metropolitana, rappresentano i nodi di maggior pericolo, dove i malviventi agiscono quasi indisturbati. Quello delle borseggiatrici è un fenomeno ormai ben noto anche grazie all'intervento di pattuglie private di cittadini che fanno opera di dissuasione. Ma il Comune non può pensare di delegare ai singoli la sicurezza della città. Gli scippi e i furti sono all'ordine del giorno a Milano ma da Palazzo Marino pare sia tutto normale. "Un’aggressione ogni 13 ore, record italiano di reati ma a Milano non si dimette mai nessuno. Tutti sappiamo ciò che facciamo mentre lo facciamo, ma dovremmo assumercene le responsabilità.

Di fronte a duna situazione che è ormai fuggita di mano non hanno invece neanche la compostezza di mollare la poltrona e, se ce ne sono i margini, replicare nel merito", ha dichiarato Max Bastoni, consigliere leghista della Regione Lombardia.

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