"Viviamo come in trincea". Il quartiere ostaggio dei rom

Minacce, risse, furti e aggressioni sono all'ordine del giorno in via Bolla a Milano, dove i residenti chiedono da tempo l'intervento del Comune contro gli abusivi

"Viviamo come in trincea". Il quartiere ostaggio dei rom

La zona delle case popolari di via Bolla a Milano è, ormai, lasciata a se stessa. Le istituzioni hanno perso il controllo in questo fazzoletto di città, ormai nelle mani di abusivi e criminali che, quotidianamente, vessano i residenti. Lo scorso giugno, questa parte di Milano era salita alla ribalta della cronaca per la rissa che coinvolse ben sessanta persone ma da quel momento la situazione non è migliorata.

La rissa coinvolse due diverse bande di rom armate di spranghe, bombe carta e bastoni. Per ore i cittadini sono stati costretti a rimanere chiusi all'interno delle loro abitazioni finché la polizia, inviata in modo massiccio sul posto, non ha riportato la calma. Sebbene quello non fosse il primo episodio di questo tipo, si può dire che in qualche modo ha segnato la vita della comunità di via Bolla, marcando in modo netto un prima e un dopo. Oggi, gli abitanti del comprensorio popolare di via Bolla vivono in uno stato di perenne assedio e sono continuamente sottoposti a minacce e ritorsioni. Gli incendi alle auto sono quasi quotidiani, così come i furti e le risse. Ci si sveglia nel cuore della notte a causa delle corse clandestine e delle sgommate, si ha paura a uscire dopo un certo orario per non fare incontri spiacevoli.

Tutto questo senza che il Comune di Milano riesca a trovare una soluzione o, comunque, mostri il suo interesse per il grave problema sociale che vive quell'angolo di città. "Viviamo come in trincea, è una guerra", dicono i residenti di via Bolla ai giornalisti del quotidiano Libero. Ogni giorno accade qualcosa e solo pochi giorni fa una donna residente in uno dei palazzi ha rischiato la vita a causa di un incidente causato dalla folle corsa di due rom a bordo di un'auto rubata, che sono andati a schiantarsi contro la sua vettura. Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze grazie ai sistemi di protezione dei veicolo ma questo episodio dà la misura di quanto accade in questa parte di Milano, quartiere totalmente avulso dalle logiche del vivere civile.

Sono decine gli abusivi che hanno occupato gli appartamenti di via Bolla, molti dei quali fatiscenti e non adatti alla vita. Il Comune di Milano, subito dopo i fatti di luglio, sull'onda emotiva dichiarò che si sarebbe proceduto agli sgomberi e all'abbattimento dei palazzi critici ma sono passati mesi e nonostante nel continue segnalazioni dei cittadini ancora nulla è stato fatto per riportare la legge in via Bolla.

La situazione è tesa, i cittadini sono esasperati e nel gruppo Whatsapp di denuncia hanno aggiunto anche alcuni assessori per tenerli sempre aggiornati. "Cerchiamo di aiutarci reciprocamente segnalandoci tutti gli eventi di violenza che accadano nei vari condomini.

Abbiamo per questo motivo deciso di aggiungere al gruppo anche alcuni membri delle istituzioni in modo tale che si rendano conto di questo problema, ma purtroppo ad oggi ogni cosa è rimasta immutata".

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