CON MILLY «PAPERISSIMA» SUL GHIACCIO

A supporto e promozione della puntata del venerdi sera di Notti sul ghiaccio (Raiuno, ore 21) va in onda ogni pomeriggio una striscia quotidiana dalle 14,10 alle 14,35 che serve a riassumere quanto accaduto e far vedere il «dietro le quinte» del programma, nel caso specifico gli allenamenti dei concorrenti, le loro reazioni, i loro progressi, lo scoramento, l'evolversi o meno dell'affinità della coppia, almeno quella sui pattini. È strano che tra i titoli di coda di un programma del genere, almeno a giudicare dalla prima puntata e da ciò che viene mandato in onda in questi primi pomeriggi della striscia quotidiana, non compaiano - insieme alla regia e agli autori e agli elettricisti e collaboratori e assistenti vari - anche gli infermieri e gli addetti al Pronto Soccorso. Sono loro, finora, i veri protagonisti occulti ma fondamentali di questo inizio di avventura sul ghiaccio. Lo si è capito a maggior ragione nella puntata pomeridiana di ieri, una sorta di riassunto condotto da Milly Carlucci in compagnia di una parte dei concorrenti e di una serie di filmati riepilogativi che erano occupati, all'80 per cento, dalla riproposizione delle cadute dei concorrenti, commentate in studio con aggiunta di veloci informazioni di passaggio sulle «prognosi» dei partecipanti e il tipo di contusione patita. Si scopre così, tra l'esibizione di un cerotto e il racconto dei postumi di una botta all'osso sacro, che esisterebbe la caduta che «ispira tenerezza» (Eleonora Brigliadori), quella che invece viene derubricata alla voce «ben le sta» (Alba Parietti), quella testardamente recidiva di Guido Bagatta, e via di questo passo. Morale della favola: per il momento Notti sul ghiaccio è una sorta di Paperissima coi pattini, fatta di capitomboli continui, di ruzzoloni ripresi e rilanciati dalle telecamere con la stessa compiaciuta insistenza con cui vengono mandati in onda certi filmati amatoriali di piccoli incidenti domestici, di goffe sederate nel giardino di casa o nel vicino parco pubblico.

Basterà tutto questo per regalare a Notti sul ghiaccio lo stesso inaspettato successo che è arriso a Ballando con le stelle? Nato con il doppio intento di riproporre la felice formula del precedente programma incentrato sul ballo e di sfruttare l'onda lunga dell'innamoramento collettivo per il pattinaggio determinato dalle recenti Olimpiadi di Torino, questo nuovo appuntamento condotto dalla Carlucci ci dirà se la quota di sadismo di cui si nutre costantemente il pubblico televisivo sarà sufficiente per scacciare l'idea che si sia tentata, con scaltra ma affannata precipitosità, un'operazione televisiva «copia e incolla» che per il momento affida al rischio-infermeria il suo principale motivo di curiosità e attrattiva.

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