Il ministro scarica la scuola araba sul Comune

Augusto Pozzoli

Per il ministero della Pubblica istruzione la scuola araba «Nagib Mahfuz» di via Ventura a Milano può riaprire e fare tranquillamente lezione. Lo ha annunziato lo stesso ministro alla Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni intervenendo ieri all'assemblea nazionale delle province italiane che si è aperta all'auditorium di via Corridoni.
Prima di leggere la sua relazione Fioroni ha convocato una conferenza stampa: «Il direttore scolastico regionale Mario Dutto - ha dichiarato il ministro - ha l'incarico di verificare libri di testo e titoli degli insegnanti. Poi per noi non ci saranno ostacoli ad autorizzare la scuola di via Ventura a svolgere le lezioni. Quanto all'idoneità della struttura scolastica, è una questione che riguarda soltanto il Comune».
Prima di entrare in sala per il suo intervento Fioroni ha incontrato il capogruppo dell'Ulivo Marilena Adamo per dire: «Io ho fatto la mia parte, adesso tocca voi a fare quella col Comune». Finalmente, comunque, un punto fermo dopo settimane di scaricabarile delle responsabilità: il Comune che non rilasciava il suo benestare finché il Provveditore Mario Dutto non autorizzava l'attuazione del progetto di scuola araba bilingue, e Dutto che a sua volta non si muoveva in attesa della dichiarazione comunale sull'idoneità del plesso scolastico, libri di testo e insegnanti.
Già ieri pomeriggio il direttore Dutto ha compiuto questa verifica per quel che riguarda il fronte egiziano, appunto con il console di quel Paese. E per questa mattina sono stati convocati i responsabili dell’associazione «Insieme». «Non so che cosa ci vorrà dire Dutto - commenta Mahmoud Othman, il presidente dell'associazione - ma se vuole un controllo sugli insegnanti italiani, siamo pronti a dare le massime garanzie: si tratta di persone che hanno un'esperienza pluridecennale nelle scuole statali italiane che hanno accettato di insegnare ai nostri figli lingua e programmi della scuola italiana. Quanto alla direttrice, si tratta di una professoressa che ha lavorato anche per progetti del ministero, che ha esperienza di scuola in Italia e in diversi paesi dell'America latina; una donna che per competenza e serietà di impegno farebbe gola a molte scuole».
Resta comunque aperta la questione del Comune. In mezzo a una vicenda che si trascina da diversi giorni e continua a dividere gli schieramenti politici, in via Ventura si sta lavorando per arrivare in tempo questa mattina per presentare ai vigili del fuoco la dichiarazione di idoneità, cioè che sono stati eseguiti tutti i lavori per rimediare ai rilievi fatti durante l'ultima ispezione. «Poi aspetteremo la verifica dei vigili del fuoco - dice ancora il presidente della scuola - che ci rilasceranno il certificato di prevenzione incendi. A questo punto la documentazione relativa all'idoneità della struttura dovrebbe essere a posto.

A meno che non si trovi l'ennesimo cavillo per bloccarci. Ma ci sono di mezzo un centinaio di bambini che aspettano di tornare a scuola: non credo che potranno penalizzarli ancora, perché anche loro hanno diritto di studiare».

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