«La missione Unifil va rafforzata»

da Bruxelles

Si è tenuta ieri a Bruxelles la riunione «tecnica» del Comitato politico e di sicurezza (Cops) - con diplomatici dell’Unione Europea e rappresentanti dei ministeri della Difesa - per discutere delle disponibilità europee in vista dell’invio di un contingente militare in Libano nel quadro della missione Unifil (le forze delle Nazioni Unite nel sud del Paese medio-orientale).
Al termine dell’incontro, durato oltre due ore, non sono state fatte cifre ma, ha riferito una fonte della presidenza di turno finlandese, dagli interventi è emerso un consenso generale sull'importanza di applicare la risoluzione 1701 dell'Onu e di rafforzare l'Unifil. Toccherà ora ai ministri degli Esteri, convocati per domani sempre a Bruxelles, prendere le decisioni politiche. L’'auspicio della presidenza finlandese è che in quella sede ci sia un quadro più chiaro delle cifre sull'impegno dei Paesi europei in Libano.
Stando a quanto riferito da fonti di Bruxelles, si è manifestata un'intenzione molto chiara fra i Venticinque sul fatto che sia necessario contribuire al contingente Unifil. I ministri e gli esperti militari hanno discusso anche della crisi nel Congo (ex Zaire), dove l’Ue ha già mandato truppe di pace.


La riunione di ieri, preparatoria del vertice di domani, voluto dall’Italia, si è tenuta su richiesta del presidente francese Jacques Chirac (nella foto) poco dopo che Parigi aveva annunciato di volere inviare in Libano soltanto 200 soldati, oltre ai 200 già presenti nella fascia tra il confine israelo-libanese e il fiume Litani.

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