60mila omicidi l'anno nel Brasile olimpico. Solo in Siria va peggio

Il paese che ospita le Olimpiadi non è ufficialmente in guerra con nessuno - zika virus a parte - ma in realtà è un altare su cui ogni 9 minuti un essere umano è sacrificato. E brasiliane sono 21 delle 50 città più violente al mondo

60mila omicidi l'anno nel Brasile olimpico. Solo in Siria va peggio

Quasi 60mila omicidi, 58.946 ad essere pignoli. Questo il bilancio 2014 - l'ultimo disponibile e frutto di una minuziosa ricerca giornalistica della TV Globo - dei morti ammazzati in Brasile. Una mattanza spesso ignorata dai media, per i quali l'ultima emergenza 'made in Brazil' si chiama zika virus.

Incredibile che non sia considerato in stato di guerra dalle Nazioni Unite un paese dove ogni giorno muoiono assassinati 162 esseri umani, circa 7 l'ora, uno ogni meno di 10 minuti. Eppure è così.

Una strage silenziosa confermata dall'Annuario della violenza che, ogni anno, aggiorna le cifre di una carneficina che non smette di crescere.

Nel 1980 gli omicidi nel paese del samba erano stati infatti 13mila mentre, oggi, il Brasile ha persino superato l'Iraq degli anni più violenti della guerra.

Secondo l'Iraq Body Count, che redige questa macabra contabilità, tra 2006 e 2007 a Baghdad e dintorni si registrarono infatti 55.487 morti, molti meno che nel paese che ospiterà tra pochi mesi le Olimpiadi di Rio.

Tra i motivi che portarono alla prima presidenza Lula, 14 anni fa, c’era la sua promessa di ridurre nel paese l'enorme divario tra ricchi e miserabili, costretti a vivere con meno di un dollaro al giorno.

Molti analisti - ed elettori che diedero credito all’ex sindacalista - all'epoca sostenevano che la crescente violenza in Brasile fosse conseguenza della povertà e della vergognosa diseguaglianza sociale.

Oggi i numeri però non tornano.

Se infatti, da un lato, le statistiche ci dicono che grazie ai sussidi statali sarebbero 50 milioni i brasiliani usciti dalla povertà negli ultimi anni - il condizionale è d’obbligo - dall’altro gli omicidi hanno raggiunto livelli intollerabili e, attualmente, solo la Siria supera il Brasile in quanto a morti ammazzati.

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