Reclutavano bambini da usare come “scudi umani” in attentati nelle Filippine per conto di Abu Sayyaf. Sarebbe stata questa la principale di attività di otto militanti islamici arrestati dalla polizia malaysiana.
A riferirlo, come si legge su Asianews, è Tan Sri Mohamad Fuzi Harun, l'ispettore generale di polizia che ha snocciolato i dettagli dell'operazione anti-terrorismo condotta tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre, nei territori di Sabah e Putrajaya. Gli arrestati sono sette filippini e un malaysiano. Sei di loro appartengono gruppo terrorista Abu Sayyaf. Il reclutatore dei minori sarebbe un filippino di 35 anni fermato a Ranau, nello Stato di Sabah.
L’uomo, secondo il capo della polizia malaysiana, sarebbe anche coinvolto “nella decapitazione di ostaggi catturati” dal gruppo estremista. Tra gli altri presunti affiliati ad Abu Sayyaf c'è anche uomo di 30 anni, che sarebbe il braccio destro di Furuji Indama, comandante del gruppo islamico che lotta per l'indipendenza del sud delle Filippine.
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