In Afghanistan, dove è in vigore la serrata generale anti-contagio e la gente è obbligata a rimanere in casa, è andato in scena ultimamente un episodio di violenza di genere, ai danni di una ventiquattrenne. Questa donna, madre di un bambino di sette anni, ha infatti subito il “taglio del naso” per mano del marito, da cui voleva divorziare. Nel Paese, la permanenza in vigore del blocco totale si starebbe traducendo in un moltiplicarsi di violenze domestiche nei riguardi del genere femminile, con il coronavirus che ha finora contagiato lì 6,053 persone e ne ha uccise 153.
La notizia della ventiquattrenne a cui il marito infuriato avrebbe tagliato il naso è stata pubblicata ieri dal Daily Mail, che si attiene in proposito a quanto dichiarato dalle autorità locali.
L’episodio di violenza si sarebbe consumato a inizio mese, nella provincia di Paktika, nel sudest dell’Afghanistan.
In base alla ricostruzione fatta dalla testata britannica, la moglie avrebbe manifestato allora all’uomo l’intenzione di divorziare.
La decisione della ventiquattrenne di abbandonare il coniuge sarebbe stata dettata dal fatto che quest’ultimo abusava di lei abitualmente e la picchiava altrettanto spesso.
L’uomo, che aveva in precedenza ordinato alla giovane di non uscire di casa in nome del rispetto delle restrizioni anti-contagio, avrebbe quindi reagito con un’esplosione di brutale violenza all’iniziativa della consorte.
Il marito avrebbe infatti impugnato un affilato coltello da cucina per poi colpire la compagna e “troncarle il naso di netto”. La vittima è stata di conseguenza costretta a ricorrere a delle cure mediche d’urgenza.
Il responsabile dell’aggressione, rimarca la testata londinese, è stato alla fine arrestato questa settimana, mentre la ventiquattrenne, dopo essersi sottoposta a una terapia d’emergenza, è andata a vivere a casa di suo padre.
La ricostruzione della terribile vicenda è stata fatta dall’organo di stampa d’Oltremanica grazie alle informazioni fornite da Khoshboo Maidanwal, responsabile del dipartimento della provincia di Paktika preposto alle questioni che riguardano le donne.
La funzionaria, riporta sempre il Daily Mail, ha inoltre denunciato: “Il lockdown dovuto al coronavirus ha peggiorato al massimo la situazione familiare delle donne”.
L’ufficiale ha poi evidenziato che il suo dipartimento avrebbe accertato, negli ultimi due mesi, 13 casi di violenze domestiche nei riguardi del genere femminile, mettendo in risalto contestualmente il fatto che sempre più vittime di abusi perpetrati da uomini
starebbero denunciando le umiliazioni subite.Secondo alcune organizzazioni per i diritti umani citate dalla testata, più della metà delle donne dell’Afghanistan è costretta a subire abusi a un certo punto della rispettiva vita.
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