Gerusalemme, scontri sulla Spianata "110 i palestinesi feriti o intossicati"

Un gruppo di palestinesi asseragliato all'interno della moschea. Il ministro della Sicurezza: "Riesaminare le misure per l'accesso"

Gerusalemme, scontri sulla Spianata "110 i palestinesi feriti o intossicati"

Tornano i disordini a Gerusalemme, e ancora una volta si concentrano intorno alla Spianata delle moschee, a poche ore dall'inizio del Capodanno ebraico (Rosh haShana) e con altri scontri tra la polizia israeliana un gruppo di giovani palestinesi.

Gli uomini delle forze dell'ordine, secondo testimoni di fede musulmana presenti sul posto, sarebbero entrati nella moschea, un gesto che in passato ha sempre causato serie polemiche, ritenuto una violazione del luogo sacro. La polizia, dal canto suo, si difende sostenendo di averne solo chiuse le porte, perché all'interno si era asseragliato un gruppo di uomini.

Dalla moschea sassi e petardi, lanciati da giovani palestinesi con il volto coperto, che volevano disturbare i visitatori ebrei attesi sulla Spianata ieri sera. In 110 - scrive l'agenzia palestinese Maan - sono rimasti feriti o intossicati dai gas lacrimogeni. Si tratta per la maggioranza di "casi di soffocamento", dice il presidente della Mezzaluna rossa. Venti persone sono state portate in ospedale.

La scorsa settimana il ministero della Difesa israeliano ha bandito il movimento Al Mourabitoun, che si oppone alla presenza di ebrei sulla Spianata.

Gilad Erdan, ministro della Sicurezza nel governo guidato da Netanyahu, ha parlato di "facinorosi musulmani, barricatisi di notte", definendo "inaccettabile che trasformino quel posto a loro piacimento in una zona di combattimento".

"I fatti - ha aggiunto - obbligano a riesaminare le misure relative all'ingresso nella Spianata".

"I continui attacchi alla moschea al-Aqsa - ha risposto Hussam Badran, dirigente degli islamisti di Hamas - mettono i palestinesi di fronte ad una situazione esplosiva nei confronti della occupazione israeliana".

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