Quella che è in corso in Angola è un'epidemia di febbre gialla. Non ci sono mezzi termini per dipingere la realtà dell'ex colonia lusitana che è sprofondata dal 18 marzo di quest'anno, nel terrore. Nel Paese costiero dell'Africa infatti ogni giorno si stanno registrando nuovi casi di febbre gialla, i contagi in meno di un mese hanno superato le 1500 unità e i decessi sono oltre i 225.
A diffondere i dati e illustrare la situazione del Paese è stato il ministro della sanità Luis Sambo che poi ha spiegato la realtà dell'intera Angola, dicendo che l'epidemia ora ha intaccato ben 16 province su 18 e che quindi serve un intervento immediato: ''Dobbiamo incrementare la capacità di risposta attraverso un aumento del personale impiegato e di risorse tecnologiche come medicine e vaccini''. Un'emergenza che necessità un intervento immediato. Ad aggravare il tutto però c' è anche la crisi economica che sta attraversando il Paese.
La recessione che sta affrontando l'Angola è evidentemente un ostacolo per fronteggiare con forza l'epidemia.
Il sistema sanitario è in difficoltà e questo non fa altro che rendere sempre più drammatica una situazione che sta coinvolgendo migliaia di angolani. Nelle campagne come nelle città, la vita di centinaia di cittadini africani è minacciata da una febbre considerata lontana, di un'altra epoca, ma sempre presente, mai sconfitta e oggi come ieri, ancora letale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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