L'appello dai parlamentari italiani al Trattato di pace tra Azerbaigian ed Armenia

Il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, ha parlato ad esempio di "grande preoccupazione" per la notizia della ripresa di scontri armati al confine tra Armenia e Azerbaigian. L'importanza di una pace duratura

L'appello dai parlamentari italiani al Trattato di pace tra Azerbaigian ed Armenia

La ripresa degli scontri al confine tra Armenia e Azerbaigian è motivo di grande preoccupazione a livello internazionale. Accanto alla guerra in Ucraina, infatti, c'è il rischio che una nuova crisi possa alimentare ulteriori tensioni, in un clima già di per sé complesso. Il tema è stato sollevato anche da numerosi parlamentari italiani che, tra analisi e vari commenti, hanno chiesto a gran voce l'avvio di trattative di pace volte a rispettare gli accordi stretti tra le parti nel corso degli anni.

L'importanza della pace

Il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, ha parlato di "grande preoccupazione" per la notizia della ripresa di scontri armati al confine tra Armenia e Azerbaigian. In una nota, si legge che quanto avvenuto è "una palese violazione degli accordi assunti con la dichiarazione trilaterale del 2020, che ha posto fine alla seconda guerra del Karabakh".

Rosato, vicepresidente della Camera, ha quindi auspicato il ritorno, al più presto, "al tavolo del negoziato per permettere alla commissione incaricata di continuare a lavorare per trovare una soluzione definitiva per la demarcazione e delimitazione dei confini tra i due paesi, e per arrivare ad una pronta firma dell'Accordo di pace tra Azerbaigian ed Armenia".

In un momento di già alta tensione internazionale "non possiamo permetterci si apra un nuovo fronte di guerra e per questo è importante l’opera di mediazione che sta mettendo in campo l’Unione Europea per garantire la stabilità e sicurezza nell’area", ha concluso lo stesso Rosato.

Il rispetto degli impegni

"Le notizie che arrivano oggi dal confine tra Armenia ed Azerbaigian sono molto preoccupanti, il mondo è già molto preoccupato per quello che sta accadendo su altri fronti e non possiamo permetterci di vedersi aprire, o riaprire, nuovi rischi di guerra", ha invece dichiarato Maria Rizzotti, senatrice di Forza Italia.

"Dobbiamo fare di tutto per richiamare l'Armenia e l'Azerbaigian a rispettare gli impegni presi e firmati anche insieme alla Russia, e sostenere con tutti gli sforzi necessari le trattative di pace tra i due paesi", ha ribadito. In attesa che il mondo possa aiutare alla definizione di una pace duratura, ha proseguito Rizzotti, "bisogna esprimere sostegno all’attività della Commissione incaricata alla delimitazione e demarcazione al fine di definire dei confini statali tra l’Armenia e l’Azerbaigian, e aiutare per le trattative che possano portare a una pronta firma del trattato di pace tra Azerbaigian ed Armenia". "Dobbiamo fare tutti la nostra parte, l'umanità deve tornare a prosperare sotto l'ala protettiva della fratellanza e della pace", ha aggiunto.

Soluzione duratura

Appare di fondamentale importanza, quindi, trovare una soluzione duratura che consenta la risoluzione definitiva di questa crisi. "Occorre fare chiarezza sui recenti scontri avvenuti al confine tra Armenia ed Azerbaigian, scontri avvenuti ben lontani dalla regione azerbaigiana del Karabakh. Una nuova escalation sicuramente non voluta dal governo azerobaigiano, il cui Presidente è stato in visita nel nostro paese recentemente, proprio a testimoniare l’importanza del partenariato strategico tra Italia e Azerbaigian", ha commentato il senatore della Lega Stefano Lucidi, presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Azerbaigian.

Questo scenario, ha evidenziato ancora Lucidi "richiama tutti gli attori ad un senso di responsabilità e al rispetto degli impegni presi dalla Dichiarazione Tripartita firmata dall’Azerbaigian, l’Armenia e la Russia". Nel bel mezzo di uno scenario del genere, l’unico obiettivo di tutta la comunità internazionale dovrebbe essere quello di aiutare i due paesi a trovare una via che porti a garantire la pace duratura nella regione.

Il senatore Gianluca Castaldi, del MoVimento 5 Stelle, ha fatto presente che "è necessario che si faccia il possibile per impedire che si aprano nuovi fronti, in un contesto internazionale già molto provato".

"Fondamentale che le parti rispettino gli impegni assunti con la detta dichiarazione trilaterale, e che ritornino ai negoziati, per permettere alla commissione incaricata di finalizzare la delimitazione e la demarcazione dei confini tra i due paesi, e per arrivare all’indispensabile firma dell'Accordo di pace tra Azerbaigian ed Armenia, sulla base del reciproco riconoscimento dell’integrità territoriale", ha concluso Castaldi.

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