“Ecco gli obiettivi dell’Azerbaigian nel Karabakh”

Nelle ultime 48 ore si è riaccesa la tensione tra Armenia e Azerbaigian, con vittime da ambo i lati. Farid Shafiyev, direttore dell’Air Center di Baku, spiega a ilGiornale.it le ragioni di questi scontri ma anche i progretti di Baku per la regione

“Ecco gli obiettivi dell’Azerbaigian nel Karabakh”

(Baku) Nelle ultime ore, la guerra tra Armenia e Azerbaigian si è accesa nuovamente lungo i confini. Per cercare di comprendere cosa sta accadendo tra questi due Paesi e quali saranno le prospettive future, abbiamo intervistato Farid Shafiyev, direttore dell’Air Center di Baku, il più importante think tank dell’Azerbaigian.

Può spiegarci cose è successo negli ultimi due giorni tra Armenia e Azerbaigian?

L'Azerbaigian ha dovuto rispondere ad attacchi su larga scala dal territorio armeno nelle direzioni di Dashkesan, Kalbejar e Lachin sul confine di Stato azerbaigiano-armeno. Al 13 settembre, l'Azerbaigian ha subito 50 vittime tra i suoi militari, mentre l'Armenia ne ha riportate circa 49. Ci sono circa 100 cadaveri di militari armeni dalla parte azerbaigiana, che l'Azerbaigian è pronto a consegnare alla parte opposta.

Pensa che ci sia il rischio di una grande guerra come quella del 2020?

Non credo che una nuova guerra sia possibile. La capacità militare armena è stata significativamente decimata a seguito della sconfitta del 2020. Tuttavia, poiché le due parti hanno lavorato per un accordo di pace e si sono avvicinate al risultato finale, la parte armena ha deciso di eludere questo processo. Mentre nel marzo 2022 il premier armeno Pashinyan si è dichiarato pronto ad accettare la proposta in 5 punti dell'Azerbaigian, basata sul riconoscimento reciproco dell'integrità territoriale dei due Stati, dopo l'ultimo incontro a Bruxelles sotto gli auspici del presidente del Consiglio dell'Ue, Charles Michel, Pashinyan ha tentato di reintrodurre la cosiddetta questione del Nagorno-Karabakh, minando così sostanzialmente il riconoscimento dell'integrità territoriale dell'Azerbaigian. Inoltre, mentre secondo la dichiarazione dell’11 novembre 2020 che ha posto fine alla guerra, l'Armenia si è impegnata ad aprire un collegamento di trasporto tra l'Azerbaigian e la sua exclave di Nakhichevan, diversi giorni ha rifiutato di avviare un progetto ferroviario attraverso il suo territorio. Così, oltre a minare i negoziati sul trattato di pace, gli armeni fanno deragliare il processo di apertura dei collegamenti di trasporto. Non ci sono stati molti progressi nel quadro della delimitazione del confine tra i due Paesi.

Qual è l'obiettivo dell'Azerbaigian in Karabakh?

Il Karabakh è riconosciuto a livello internazionale come parte dell'Azerbaigian e, dopo 30 anni di occupazione armena, l'Azerbaigian vuole reintegrare completamente il territorio nelle strutture economiche e amministrative dell'Azerbaigian, inclusa la popolazione armena.

Cosa sta facendo il governo per lo sviluppo del Karabakh?

Il governo è impegnato nello sminamento dei territori, contaminati dall'occupazione armena, nel ripristino delle infrastrutture, distrutte dagli occupanti armeni e nel rimpatrio di rifugiati e sfollati interni.

È possibile la pace tra l'Armenia e l'Azerbaigian?

È possibile e necessario per il benessere dei popoli di entrambi i paesi.

Ma l'Armenia deve rinunciare alle rivendicazioni territoriali, accettare l'integrità territoriale dell'Azerbaigian e impegnarsi in progetti economici. L'Azerbaigian ha presentato all'Armenia un accordo di pace sui punti di base nel febbraio 2022.

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