Il misterioso messaggio ​che arriva dallo spazio

L’osservatorio australiano che ha rilevato il misterioso segnale partecipa al progetto Breakthrough Listen, fondato dal visionario Yuri Milner

Il misterioso messaggio ​che arriva dallo spazio

La comunità scientifica mondiale si sta interrogando sulla natura del presunto “segnale radio alieno” captato da un radiotelescopio australiano. Gli esperti di tutto il mondo non sono infatti ancora riusciti a spiegare in maniera ufficiale l’origine del messaggio in questione, intercettato l' anno scorso, tra aprile e maggio, nel corso di 30 ore complessive di monitoraggio interstellare. Identificare il segnale incriminato come extraterrestre o meno, a detta degli accademici, sarebbe un lavoro molto complesso, dato che, intorno alla Terra, è presente una vera e propria baraonda indistinta di suoni, in cui i rumori emessi dalla superficie terrestre si mescolano con i segnali provenienti dai più di seimila satelliti che ci sono in orbita al momento. Di conseguenza, è molto facile equivocare, attribuendo inizialmente natura aliena a suoni che potrebbero trovare, dopo poco tempo, una spiegazione molto più banale e terrestre.

Il segnale radio captato in Australia è stato intercettato dalla strumentazione attiva presso l’osservatorio di Parkes, nel Nuovo Galles del Sud. Il sito di ricerca citato partecipa attualmente al progetto internazionale Breakthrough Listen, diretto appunto al rilevamento di segnali provenienti dallo spazio e finanziato con 100 milioni di dollari. Ideatore di tale programma scientifico è stato Yuri Milner, imprenditore della Silicon Valley con una laurea in Fisica.

In base alle teorie più accreditate, il suono captato tra aprile e maggio del 2019 sembrerebbe provenire dalla costellazione dove è situata Proxima Centauri, stella distante 4.244 anni luce dal sole. Nel dettaglio, la traccia audio spaziale viaggiava, al momento del suo rilevamento da parte dell’osservatorio australiano, nella gamma dei 980 Mhz, e i suoi spostamenti di frequenza coinciderebbero con quelli che normalmente sono associati agli spostamenti di un pianeta.

Proprio un pianeta, anzi due, gravitano nella costellazione in cui si trova Proxima Centauri: uno è composto da una massa di gas, l'altro è un agglomerato di roccia poco più grande della Terra. Quest'ultimo, chiamato Proxima B, orbita intorno alla stella ogni undici giorni, ed è situato nella fascia di abitabilità entro la quale l'acqua può esistere allo stato fluido. La particolarità di tale pianeta e l’ipotesi per cui il misterioso segnale radio sarebbe associato agli spostamenti di un corpo celeste presente nella costellazione di Proxima Centauri stanno di conseguenza spingendo sempre più appassionati del cosmo a gridare alla scoperta della vita aliena.

Gli studi finora effettuati sul più recente rilevamento audio stanno per essere pubblicati, nell’ambito sempre del progetto Breakthrough Listen, con il codice BLc1. La stesura degli studi citati sta avvenendo con la consapevolezza che andare incontro a insuccessi e a clamorose smentite, nell’ambito delle teorie sulla vita extraterrestre, è un’eventualità per nulla remota.

Parlando di sfondoni della scienza riguardo alla ricerca di segnali dell’esistenza degli extraterrestri, un esempio calzante è quello in cui è stata implicata l' astrofisica Dame Jocelyn Burnell. Questa, nel 1967, fu infatti sorpresa, nell' analizzare i dati raccolti da un radiotelescopio che lei stessa aveva aiutato a costruire, dalla registrazione di un particolare segnale, che concluse fosse di provenienza spaziale.

Non si trattava però di alieni, bensì, come si sarebbe scoperto in seguito, di un pulsar, un neutrone orbitante che emette onde radio, con cocente delusione dei sostenitori dell’esistenza nell’universo di civiltà extraterrestri.

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