Biden lavora per un incontro con Xi. Quelle telefonate tese con Zelensky

Colloquio esplorativo tra Blinken e il cinese Wang. A giugno il leader Usa chiedeva a Kiev "gratitudine"

Biden lavora per un incontro con Xi. Quelle telefonate tese con Zelensky

New York - Usa e Cina proseguono il tentativo di ripristinare il canale diplomatico a due settimane dal G20 di Bali, in Indonesia, dove potrebbe tenersi il primo faccia a faccia tra Joe Biden e Xi Jinping. Ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri del Dragone Wang Yi si sono parlati al telefono per discutere questioni bilaterali e la crisi in Ucraina. Il capo della diplomazia Usa, secondo il portavoce di Foggy Bottom Ned Price, ha sottolineato la «necessità di mantenere aperte le linee di comunicazione e di gestire responsabilmente» le relazioni tra Washington e Pechino, «sollevando la questione della guerra della Russia contro l'Ucraina e le minacce che pone alla sicurezza globale e alla stabilità economica».

Il colloquio tra Blinken e Wang è stato il primo scambio bilaterale dopo il XX Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese. «Abbiamo parlato dei nostri sforzi per gestire responsabilmente la competizione tra i nostri due Paesi e la guerra della Russia contro l'Ucraina», ha scritto Blinken su Twitter. Sulla crisi in Ucraina «tutte le parti dovrebbero esercitare moderazione, prendere decisioni con cautela e intensificare gli sforzi diplomatici per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente o addirittura sia fuori controllo», ha detto da parte sua Wang, sottolineando che «finché c'è un barlume di speranza la porta ai negoziati non può essere chiusa, finché c'è una possibilità dell'1%, devono essere compiuti sforzi al 100% per la pace». La telefonata tra i due è l'ultimo segnale di disgelo tra le potenze, che ha fatto seguito a quanto affermato da Xi la settimana scorsa, quando in una lettera al gala annuale del Comitato nazionale per le relazioni Usa-Cina a New York, ha affermato che il suo Paese «è pronto a collaborare con gli Stati Uniti per trovare il modo giusto per andare d'accordo nella nuova era, sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti». Il Cremlino, da parte sua, ha affermato che gli accordi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono inutili, bisogna parlare non solo con lui, ma anche con gli Usa. «Ovviamente il voto decisivo spetta a Washington - ha affermato il portavoce Dmitri Peskov - è impossibile parlare di qualcosa con Kiev, dove c'è il legittimo presidente dell'Ucraina, ma gli accordi con lui non valgono nulla perché per volere esterno possono essere cancellati all'istante».

Intanto la Nbc rivela che nel corso di una telefonata lo scorso giugno con il collega ucraino, il presidente degli Stati Uniti «ha perso la pazienza» perché Zelensky «ha chiesto altri aiuti» dopo che l'inquilino della Casa Bianca gli aveva annunciato il via libera a un miliardo di dollari.

Il popolo americano «è stato piuttosto generoso e sta lavorando duro per aiutare Kiev», avrebbe detto Biden «alzando la voce», secondo quanto riferito da alcune fonti informate. Da allora, tuttavia, le relazioni tra i due «sono migliorate costantemente».

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