Brasile, arrestato per corruzione l'ex presidente Michel Temer

L’amministrazione Bolsonaro ha commentato l’arresto eccellente ribadendo l’impegno dell’attuale presidente a sradicare il malaffare dal Paese sudamericano

Brasile, arrestato per corruzione l'ex presidente Michel Temer

L’ex presidente brasiliano Michel Temer è stato arrestato a San Paolo con l’accusa di avere intascato tangenti milionarie.

L’ex leader verde-oro, ai vertici delle istituzioni dal 2016 al 2018, sarebbe infatti, a detta della magistratura federale, coinvolto nel “più grande caso di corruzione della storia”. Gli inquirenti stanno infatti gettando luce su anni di pratiche corruttive intercorse tra i palazzi del potere nazionale e importanti gruppi imprenditoriali. Proprio Temer sarebbe stato parte integrante di tale sistema criminoso.

In particolare, l’ex presidente, attualmente settantottenne, avrebbe reiteratamente percepito, durante il suo mandato alla guida del gigante sudamericano, finanziamenti illeciti del valore di milioni di dollari da parte di alcune importanti ditte di costruzioni. Secondo i magistrati titolari delle indagini, l’allora capo dello Stato, quale contraccambio per le tangenti ricevute, avrebbe favorito l’assegnazione alle aziende in questione di contratti di appalto dall’importo maggiorato rispetto a quello a base d’asta. Per il momento, gli inquirenti non hanno rivelato i nomi degli imprenditori edili che hanno promosso tale scambio di favori.

Al centro del sistema corruttivo ipotizzato dalla magistratura federale vi sarebbe, oltre all’ex leader verde-oro, anche Wellington Moreira Franco, ministro delle Miniere e dell’Energia durante il mandato presidenziale di Temer. Di conseguenza, costui, come l’ex capo dello Stato, è stato arrestato dalla polizia federale e incriminato per malversazione.

I due ex rappresentanti delle istituzioni, dopo essere stati fermati dalle forze dell’ordine, sono stati subito trasferiti in un carcere situato nei pressi di Rio de Janeiro. Lì verranno a breve sottoposti a interrogatorio da parte dei magistrati che stanno provando a ricostruire i rapporti illeciti instauratisi negli ultimi anni in Brasile tra la classe politica e quella imprenditoriale.

Lo staff dell’attuale presidente verde-oro, il nazionalista Bolsonaro, ha commentato i recenti arresti eccellenti esprimendo, tramite una nota, profonda fiducia nel

lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine e ribadendo l’impegno dell’attuale capo dello Stato a sradicare il malaffare dal gigante sudamericano e a ripristinare la moralità all’interno delle istituzioni nazionali.

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