Mercati ancora nervosi dopo la nuova bufera sulle borse asiatiche. Le borse cinesi sono state chiuse in anticipo, appena dopo l’apertura, dopo un ulteriore crollo di oltre il 7% che ha innescato il meccanismo di "interruttore" automatico e dopo l’annuncio ufficiale di una perdita dello yuan, la più alta dal mese di agosto. È la seconda volta questa settimana che il meccanismo di sospensione automatica delle contrattazioni viene attivato. Le borse di Shanghai e Shenzhen già lunedì avevano chiuso in anticipo dopo un altro scivolone. Al momento della chiusura anticipata quest’oggi, meno di mezz’ora dopo l’inizio delle operazioni, l’indice composito della borsa di Shanghai aveva perso il 7,32%, pari a 245,95 punti, arrivando a 3.115,89. La borsa di Shenzhen aveva lasciato sul terreno l’8,35% pari a 178,08 punti, collocandosi a 1.955,88. Ad accentuare i timori degli investitori internazionali è l'accelerato deprezzamento dello yuan, che lascia intravedere problemi più seri del previsto per l'economia cinese.
A Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso con una contrazione dello 2,33%. Il nervosismo delle borse si fa sentire anche negli Stati Uniti. Ieri chiusura negativa per Wall Street. Il Dow Jones ha perso l'1,46% mentre il Nasdaq ha ceduto l'1,14%. Per S&P 500 -1,31%. Prosegue, intanto, il tracollo del prezzo del petrolio, con il Brent che è sceso sotto 33 dollari per la prima volta dal luglio 2004.
La Cina: basta stop automatico
La Cina sospenderà a partire da domani il sistema che blocca automaticamente gli scambi in Borsa in caso si verifichino eccessivi ribassi o rialzi. Lo riporta l’agenzia Nuova Cina. La decisione è stata presa dall’autorità di Pechino che vigila sui mercati finanziari, la Csrc. Questo sistema automatico è entrato in azione due volte questa settimana, lunedì e oggi, provocando la chiusura anticipata dei mercati di Shanghai e Shenzen quando perdevano più del 7%.
Come vanno le borse europee
Le piazze finanziarie europee restano in forte calo con l’apertura di Wall Street ma migliorano dopo che le autorità cinesi hanno deciso uno stop al meccanismo di sospensione automatica degli scambi che scatta nel caso di volatilità eccessiva in Borsa.
Francoforte, la più pesante, cede il 2,26%. Milano cede l’1,98% e torna sopra i 20mila punti (20.025 punti). Calo sopra il 2% anche per Londra mentre Parigi cede l’1,83% e Madrid l’1,49%. Lo spread si muove in area 101 punti.
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