Un vero e proprio assalto: decine, forse centinaia, di immigrati clandestini che corrono disperatamente verso i traghetti per l'Inghilterra, tentando di salire a bordo in ogni modo. Marinai che cercano di respingerli con i cannoni ad acqua, fin sulle rampe di accesso al portellone di poppa.
Il porto francese di Calais è teatro da giorni di ripetuti assalti alle navi passeggeri che quotidianamente fanno la spola tra le due sponde della Manica, abbordate dai migranti disposti a tutto pur di passare in Gran Bretagna. Ora la scena è stata ripresa da un testimone oculare, che ha postato il tutto su YouTube per denunciare la situazione di grave insicurezza in cui si vengono a trovare tanto i passeggeri quanto gli stessi clandestini.
Spesso, nei weekend più affollati per il rientro dalle vacanze, gli immigrati tentano di salire a bordo delle auto e dei camper privati quando le vetture sono ancora in coda in autostrada in attesa di passare dai controlli doganali.
Si tratta di episodi così frequenti da indurre la compagnia di traghetti P&O a chiedere alle autorità portuali francesi un giro di vite sulle misure di sicurezza: "Hanno cercato, spesso con successo, di introdursi sui veicoli merci - spiega un portavoce della compagnia - Ma sono state prese di mira anche automobili di turisti e semplici pendolari"
Uno dei passeggeri, parlando alla Bbc, si è detto choccato di aver visto "un'enorme folla di immigrati stazionare sulla strada di accesso guardati a vista da una ventina di poliziotti francesi - tra cui alcuni armati di mitra". Una misura evidentemente non efficace, a detta dello stesso testimone.
Dall'autorità doganale britannica però replicano che i portelloni d'accesso alle navi sono stati sollevati non appena i clandestini sono entrati nel porto e che nessuno è riuscito a salire a bordo. "L'incidente è rientrato rapidamente sotto controllo grazie all'intervento della polizia francese - spiegano i britannici - Tutti i veicoli merci sono stati poi ricontrollati dai doganieri".
Un tentativo di gettare acqua sul fuoco che però non sembra trovare eco nella reazione dei francesi: appena una settimana fa il sindaco di Calais Natacha Bouchart aveva minacciato di chiudere il porto se la Gran Bretagna non si fosse impegnata maggiormente nel contrasto all'immigrazione
clandestina.Come riporta The Independent, negli ultimi mesi la situazione a Calais è notevolmente peggiorata, con campi profughi di fortuna che ospitano dai 1.300 ai 1.500 immigrati. Presumibilmente, tutti in attesa di passare la Manica.
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