La Cina è in grado di distruggere o rendere inutilizzabile il sistema Terminal High Altitude Area Defense che sorgerà in Corea del Sud. E’ quanto si legge in un approfondimento del tabloid Global Times, prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese. L’approfondimento dal titolo “Gli analisti militari spiegano come disabilitare il sistema THAAD”, è stato pubblicato poche ore dopo l’accordo tra il Gruppo Lotte ed il governo della Corea del Sud. Il campo da golf Lotte Skyhill Country Club, nella contea rurale a sud-est di Seongju, sarà consegnato ai militari in cambio di un terreno di proprietà statale ad est di Seoul. Il sistema anti-missile dovrebbe essere installato entro il prossimo luglio. Seoul e Washington hanno firmato un accordo per distribuire il sistema THAAD sul suolo coreano nel luglio dello scorso anno contro le minacce missilistiche della Corea del Nord. Il costo complessivo dell’opera è di circa 100 milioni di dollari. Gli Stati Uniti mantengono una presenza fissa di 28.500 soldati nella Corea del Sud.
Ecco come disabiliteremo il THAAD
“Una volta che il sistema militare statunitense sarà attivato in Corea del Sud, anche se la soluzione diplomatica resta una priorità, saremo comunque in grado di disabilitarlo. La Cina adotterà le azioni necessarie per tutelare i propri interessi. Le nostre forze missilistiche, una volta entrato in servizio lo scudo THAAD, inseriranno l’area di Seongju tra i bersagli ad alta priorità. Quel radar in banda X in grado di monitorare la nostra capacità di lancio, rappresenta una seria minaccia per la deterrenza nucleare della Cina. Naturalmente, non lanceremo mai un attacco in tempo di pace, ma la Cina ha diverse opzioni per distruggere il sito nel caso scoppiasse una guerra nella penisola coreana. In alcun modo, il sistema THAAD potrà costituire una minaccia per la Cina nel caso in cui scoppiasse un conflitto. Anche in tempo di pace, la Cina potrebbe rendere cieco lo scudo statunitense, siamo assolutamente in grado di farlo. Sarebbe sempre una misura estrema che probabilmente effettueremo con armi ad energia diretta o con mirati attacchi elettronici così da interrompere ogni tipo di tracciamento. La Russia deve affrontare simili minacce dai suoi vicini europei, come la Repubblica Ceca e la Polonia. La Cina può imparare dall'esperienza russa nel contrastare questo tipo di provocazione. Mosca invia regolarmente bombardieri strategici per mostrare agli Stati Uniti l’inefficacia del loro scudo. Russia e Cina dovrebbero lavorare insieme perché entrambe sono minacciate dagli scudi missilistici della Nato e degli Stati Uniti”.
Il sistema THAAD
Washington e Seoul ribadiscono la natura difensiva del sistema THAAD contro la crescente minaccia nucleare e missilistica della Corea del Nord. Pechino, tuttavia, teme le capacità di rilevamento radar del sistema antimissile americano. Il Kinetic Kill del Terminal High Altitude Area Defense o THAAD, è ritenuto in grado di distruggere un missile balistico a medio e corto raggio grazie all’energia cinetica da impatto. Lockheed Martin, conferma un raggio di azione di 200 km ad un'altitudine operativa di 150 km ed una velocità massima di Mach 8.24. I sistemi THAAD chiudono il cerchio difensivo a protezione dello strato esterno della Corea del Sud, integrandosi ai sistemi Aegis e Patriot già attivi. Il sistema THAAD sarà operativo entro la fine dell’anno. Il suo raggio di intercettazione è di 120°: un sottomarino, concettualmente, potrebbe lanciare il suo carico da qualsiasi direzione. Nessuno sistema missilistico di difesa assicura una schermatura completa. Sono asset concepiti per ridurre la percentuale dei missili in entrata e per garantire la rappresaglia. Se la Corea del Nord lanciasse un attacco convenzionale, i danni provocati sarebbero accettabili diversamente dalle testate nucleari contro cui il margine di intercettazione, pena conseguenze inaccettabili, dovrebbe raggiungere il 100%. Grado di certezza che non sarà mai possibile raggiungere. La Corea del Sud dovrebbe ospitare una o due batterie THAAD. Una batteria THAAD si compone di sei lanciatori montati su camion per 48 intercettori, otto per ogni lanciatore, una unità di controllo del tiro e della comunicazione ed un radar AN / TPY-2. Il sistema migliorerà sostanzialmente la capacità di difesa contro un attacco missilistico della Corea del Nord, poiché quando incorporato in un’architettura di difesa, il THAAD incrementa la possibilità di intercettare i missili in entrata, sebbene come ribadito non rappresenti la difesa perfetta (non esiste).
Cosa teme la Cina?
Qualora le forze strategiche cinesi lanciassero una attacco di saturazione contro la Corea del Sud, il sistema THAAD non potrebbe fare assolutamente nulla. Considerando che per ogni missile in entrata si lancerebbero due intercettori sui 48/96 disponibili, verrebbero distrutti (ammesso per assurdo che vi sia una percentuale pari al 100% di successo) dai 24 ai 48 missili in fase terminale. Percentuale minima rispetto alle centinaia di testate che Pechino lancerebbe in un attacco nucleare. La Cina ritiene il radar in banda X come in grado di monitorare i lanci strategici cinesi, ma le griglia di rilevamento statunitense è già in atto da tempo. Il THAAD è quindi concepito per intercettare una manciata di missili in arrivo, non per contrastarne centinaia in fase terminale. Quel sistema, militarmente irrilevante per Pechino, rappresenta però un’incognita politica per la nuova Cina in ascesa e per i suoi confezionati interessi fondamentali, così come sta avvenendo nel contestato Mar Cinese Meridionale.
La Corea del Sud potrebbe quindi essere vista come un nuovo attore regionale che non riconosce l’armoniosa espansione della Cina. La prima vittima del THAAD potrebbe essere quell'interdipendenza economica che lega proprio la Corea del Sud alla Cina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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