Ucciso ex militare britannico: allarme lungo la linea del fronte | La diretta

Secondo l'intelligence ucraina Mosca starebbe estendendo i suoi piani per combattere una guerra più lunga. La Cina, intanto, si smarca dalla Russia

Ucciso ex militare britannico: allarme lungo la linea del fronte | La diretta

La pressione dell’esercito russo su Severodonetsk, ultimo baluardo di resistenza ucraina nella regione di Lugansk, non si placa. Nella notte i civili arroccati nell’impianto Azot, edificio colpito da un raid nemico e incastonato all’interno della città strategica - dove ormai si combatte strada per strada - hanno iniziato ad abbandonare la struttura. Eppure, nonostante i continui attacchi di terra di Mosca, le forze di Kiev continuano a reggere l’onda d’urto. Il tempo sta tuttavia per finire, visto che secondo gli Stati Uniti, di questo passo, la Russia riuscirà a mettere le mani sull’intero oblast di Lugansk nell’arco di una o due settimane.

Nel frattempo è interessante interessante segnalare l’ultima analisi effettuata dal think tank Institute for the Study of War (ISW), che ha messo nero su bianco una stima dell’intelligence ucraina. Gli 007 di Kiev sostengono che l’esercito russo starebbe estendendo i suoi piani per combattere una guerra più lunga, e questo al netto di una sostanziale scarsità di forze e riserve a disposizione. In particolare, il vice capo della direzione principale dell'intelligence ucraina (GUR), Vadym Skibitsky ha dichiarato di aver ricevuto informazioni confermate secondo cui le forze russe avrebbero esteso la loro pianificazione di guerra per i prossimi 120 giorni, ovvero fino a ottobre 2022. Skibitsky ha inoltre affermato che Mosca adeguerà i suoi piani a seconda dei successi conseguiti nel Donbass. Kiev ha inoltre sottolineato come i russi possano contare ancora su altri 40 gruppi tattici di battaglione di riserva, dopo averne già schierati in Ucraina 103.

La Cina, intanto, almeno a parole si è smarcata dalla Russia. Il ministro della Difesa cinese, Wei Fenghe, parlando al vertice sulla sicurezza dello Shangri-La Dialogue di Singapore, ha affermato che Pechino non ha mai fornito alcun supporto materiale a Mosca nella guerra contro l'Ucraina. Pechino – ha aggiunto il ministro - ha sostenuto i colloqui di pace e si è opposta alla fornitura di armi, mostrando pieno scetticismo sull'efficacia delle sanzioni. Wei Fenghe, inoltre, ha escluso che il rapporto del gigante asiatico con la Russia sia una "alleanza", definendo invece Mosca "partner importante".

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Ore 23:01 | Kiev: "Ristabilita connessione tra centrale Zaporizhzhia e Aiea"

Ristabilita la connessione fra la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). A comunicarlo è stato il governo di Kiev. La centrale è stata occupata dai russi a inizio marzo. La connessione consente la trasmissione dei dati ed era stata persa il 30 maggio.

Ore 22:51 | Media locali: "Russi bombardano centrale termoelettrica a Donetsk"

Le forze russe hanno attaccato la centrale termoelettrica ucraina Vuhledar a Donetsk. Lo ha scritto il quotidiano ucraino Novosti Donbassa. Lo testimoniano anche alcuni video in cui si notano pennacchi di fumo nero che escono dallastruttura.

Ore 22:26 | Kiev: "45esima brigata ha bombardato obiettivi russi a Zaporizhzhia"

In un video pubblicato sui canali delle forze armate ucraine, sono stati mostrati alcuni raid da parte delle forze di Kiev contro obiettivi russi nelle località occupate dell'oblast di Zaporizhzhia. Colpiti, in particolare, depositi di munizioni e di carburante.

Ore 22:04 | Telefonata tra il capo di stato maggiore ucraino e l'omologo Usa Mark Milley

Il comando generale dell'esercito ucraino ha reso nota una conversazione intercorsa tra il capo di stato maggiore delle forze di Kiev, il generale Valerii Zaluzhnyi, e il capo di stato maggiore dell'esercito Usa, Mark Milley. I due hanno discusso delle evoluzioni sul campo e della situazione attuale in Ucraina.

Ore 21:36 | Ukrainska Pravda: "Mosca ha provato a danneggiare un oleodotto nell'est dell'Ucraina"

La forze di Mosca avrebbero tentato di danneggiare l'oleodotto di Druzhba, al fine di interromperne la funzionalità. L'infrastruttura si trova nell'est dell'Ucraina e sarebbe stata raggiunta da tre esplosioni nei pressi del villaggio di Gulivka, in territorio russo. Lo si legge sull'Ukrainska Pravda, il quale a sua volta ha citato Meduza. L'oleodotto è chiuso dal 24 febbraio, ma all'interno contiene ancora del carburante.

Ore 21:17 | Governatore Lugansk: "500 civili dentro stabilimento Azot"

"Sul territorio dello stabilimento di Azot a Severodonetsk restano circa cinquecento civili, di cui quaranta bambini". Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Lugansk, Sergej Hayday. "Ci auguriamo che sia possibile un'uscita organizzata dalla città - ha proseguito il governatore - ma per questo dobbiamo ottenere garanzie di sicurezza".

Ore 20:27 | Kiev: "Abbiamo respinto attacchi a Slovjansk"

"Vicino a Slovjansk, i soldati ucraini hanno respinto con successo gli attacchi russi a Dovgenke, Mazanivka e Dolyna". Lo si legge in una nota dello Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina. "I principali sforzi - prosegue la nota - del nemico si concentrano sulle direzioni Severodonetsk e Bakhmut. Il nemico sta cercando di superare la resistenza delle truppe ucraina, per stabilire il pieno controllo su Severodonetsk, dove i combattimenti continuano".

Ore 19:54 | Von Der Leyen: "Rafforzare leggi anti corruzione in Ucraina"

"Occorrono ancora delle riforme attuate, per combattere la corruzione, ad esempio, o per modernizzare l'amministrazione, che aiuterà anche ad attrarre investitori". Lo ha detto, così come riportato dal Guardian, il presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen.

Ore 19:28 | Erdogan: "Prossima settimana colloqui con Putin e Zelensky per sbloccare export di grano"

Il presidente turco Erdogan ha annunciato che la prossima settimana terrà dei colloqui sia con Putin che con Erdogan per sbloccare la vicenda relativa all'export del grano ucraino. Lo si legge nelle agenzie di stampa di Ankara.

Ore 19:09 | Esplosione a Melitopol, filorussi parlano di attentato

Una forte esplosione si è veriticata nella città di Melitopol, all'interno della parte dell'oblast di Zaporizhzhia occupata dai russi. Vladimir Rogov, membro dell'amministrazione filorussa di Zaporizhzhia, ha espressamente parlato di "attacco terrostico" che ha coinvolto la sede locale del ministero dell'Interno dell'amministrazione nominata da Mosca. "Una giovane ragazza è rimasta ferita - ha scritto su Telegram - un altro residente è rimasto pure ferito". L'esplosione sarebbe stata provocata da un ordigno piazzato in un bidone della spazzatura.

Ore 18:28 | Continuano gli scontri a Severdonetsk

Il governatore dell'oblast di Lugansk, Sergij Hayday, ha dichiarato in un'intervista a una tv locale che nella città di Severodonetsk stanno proseguendo i combattimenti tra russi e ucraini. Il capo dell'amministrazione regionale ha precisato che l'impianto chimico Azot è attualmente in mano alle forze di Kiev, mentre gli scontri si stanno concentrando nelle zone della città limitrofe alla zona industriale.

Ore 18:15 | Helsinki: "Noi nella Nato senza la Svezia? Impossibile"

"La Finlandia rifiuta l'adesione alla Nato senza la Svezia. Helsinki non entrerà a far parte dell'Alleanza se i problemi che Stoccolma ha con la Turchia dovessero comportare il rinvio dell'adesione proprio della Svezia". Lo ha dichiarato il presidente finlandese Sauli Niinisto al termine dell'incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ad Helsinki.

Ore 17:32 | Governatore Ternopil: "Dieci feriti ancora in ospedale dopo l'attacco a Chortkiv"

Almeno dieci delle 23 persone ferite nel raid di sabato a Chortkiv si troverebbero ancora ricoverate in ospedale. Lo ha dichiarato sul proprio canale Telegram il governatore della regione di Ternopil, all'interno della quale ricade la località di Chortkiv, Volodymyr Trush. Nessuno per fortuna rischierebbe la vita. Ma l'attacco ha generato schock nella popolazione in quanto Ternopil è una delle regioni occidentali al momento meno coinvolte nella guerra.

Ore 17:06 | Membro del Battaglione Azov dichiara la presenza di altri corpi di combattenti a Mariupol

"I corpi di circa 220 difensori di Azovastal sono stati consegnati nel recente scambio con i russi, ma altrettanti corpi ancora rimangono a Mariupol". Lo ha detto in un video su Telegram ripreso dai media ucraini Maksym Zhorin, uno dei comandanti del Battaglione Azov. "Continuano i negoziati per altri scambi, per permettere di riportare a casa altri corpi - ha dichiarato - tutti i corpi devono essere restituiti e questo è qualcosa su cui lavoreremo".

Ore 16:41 | Stoltenberg: "Ingresso di Stoccolma ed Helsinki nella Nato? Rimango fiducioso"

"Il vertice di Madrid non è mai stato considerato l'ultima scadenza per completare la ratifica dell'ingresso di Finlandia e Svezia, rimango fiducioso comunque per l'adesione di Helsinki e Stoccolma alla Nato". Lo ha detto il segretario dall'Alleanza Atlantica, Jen Stoltenberg, durante il viaggio di oggi nella capitale finlandese. "I timori della Turchia nei confronti dell'adesione di Helsinki e Stoccolma - ha proseguito Stoltenberg - devono essere presi sul serio e il modo per superarli è sedersi e parlare".

Ore 15:57 | Ucciso ex soldato britannico, combatteva tra le fila di Kiev

Jordan Gatley, ex soldato di Sua Maestà, è stato ucciso in battaglia a Severodonetsk. Lo ha riferito la sua famiglia su Sku News. Gatley a marzo era volato in Ucraina per dare manforte all'esercito ucraino. Dean Gatley, padre della vittima, ha scritto su Facebook di aver ricevuto la notizia il 10 giugno. Oltre a combattere, l'ex soldato britannico era impegnato nell'addestramento dei militari ucraini e stranieri.

Ore 15:33 | Attivati corridoi terrestri per il trasporto del grano

Il grano ucraino verrà trasportato all'estero anche tramite due corridoi terrestri creati con Polonia e Romania. Lo ha reso noto il viceministro degli esteri ucraino, Dmytro Senik. Citato dal Guardian, il rappresentante del governo di Kiev ha voluto inoltre sottolineare che la sicurezza alimentare globale è a rischio "perché l'invasione russa dell'Ucraina ha fermato le esportazioni di grano ucraino dal Mar Nero".

Ore 14:45 | Filorussi: non è previsto assolato a impianto Azot

Le milizie della Repubblica popolare di Lugansk "non hanno in programma di prendere d'assalto l'impianto chimico Azot a Severodonetsk", dove rimangono trincerati truppe e civili ucraini. Lo ha dichiarato una fonte nell'amministrazione della repubblica separatista del Donbass. "Non ci sono piani per prendere d'assalto lo stabilimento Azot. L'impianto è sotto assedio. I soldati ucraini rimasti lì ì dovranno arrendersi", ha detto la fonte. Ci sono stati numerosi tentativi di colloqui con le forze ucraine rimaste nei locali dell'impianto chimico, ma le parti non sono riuscite a raggiungere alcun compromesso, secondo la fonte.

Ore 14:12 | Putin: "Orgoglioso di storia e tradizione russa. Ho fiducia nel futuro"

In occasione del Giorno della Russia, Vladimir Putin ha fatto appello all'unità nazionale nel mezzo dell'invasione russa dell'Ucraina. "Voglio fare gli auguri a tutti i cittadini in occasione del Giorno della Russia, un giorno di festa dedicato al nostro Paese: sono orgoglioso della sua storia e ho fiducia nel suo futuro", ha detto il presidente russo, sottolineando che "è importante per la patria, per la nostra società, per il popolo rimanere uniti". Nel suo discorso, Putin ha fatto riferimento ai valori tradizionali della Russia, ribadendo "l'importanza della base spirituale rappresentata dall'eredità delle generazioni precedenti".

Ore 13:58 | Mosca, entro oggi spiaggia Mariupol del tutto sminata

La spiaggia di Mariuopl, la città-martire nel Sud dell'Ucraina, sarà completamente bonificata dalle mine entro la fine della giornata di oggi e sarà garantita la sicurezza della navigazione in prossimità del porto. Lo ha annunciato un rappresenta del ministero della Difesa russo, durante una visita in città di un gruppo di giornalisti, come riporta la Tv dell'esercito russo, Zvezda.

Ore 12:50 | Russi distruggono secondo ponte di Severodonetsk

Le forze russe hanno già distrutto due dei tre ponti che portano a Severodonetsk. Lo annuncia il capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk, Sergiy Gaidai, secondo quanto riportano le agenzie ucraine. "I russi hanno distrutto nella notte il secondo ponte che porta al centro regionale, in questo momento stanno bombardando l'ultimo terzo cavalcavia della città: stanno facendo tutto per tagliare Severodonetsk. I prossimi due o tre i giorni saranno significativi e non escludiamo attacchi in altre direzioni, ovvero la rotta Lysychansk-Bakhmut, di cui stanno cercando di prendere il controllo", ha aggiunto Gaidai.

Ore 11:40 | Cremlino: "Molte aziende europee e Usa vogliono tornare presto"

La russia tratta con "cura e rispetto" le aziende straniere che non lasciano il suo mercato "nonostante le pressioni esterne". Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "Molte aziende europee e statunitensi - ha aggiunto - prevedono di tornare sul mercato russo appena possibile, sebbene al momento debbano aspettare".

Ore 11:21 | Mosca: "A Ternopil distrutto magazzino armi Usa e Ue"

Nella regione di Ternopil, nell'Ovest dell'Ucraina, le forze armate russe hanno distrutto, utilizzando missili da crociera Kalibr, un grande magazzino che conteneva sistemi anticarro e antiaerei portatili forniti a Kiev da Stati Uniti e dai Paesi Ue. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, riferisce l'agenzia Tass.

Ore 10:44 | Raid russo su ovest Ucraina: almeno 22 feriti

Un raid russo effettuato ieri nella regione di Ternopil, nell'ovest dell'Ucraina, ha provocato almeno 22 feriti. Lo ha riferito il governatore regionale Volodymyr Trush.

Ore 10:28 | Von der Leyen: "Su Kiev Consiglio sia unito su scelta storica"

In merito alla concessione dello status di candidato Ue all'Ucraina "la sfida è uscire dal consiglio europeo con una posizione unitaria che rifletta la grandezza di queste storiche decisioni". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando con un gruppo di media internazionali, tra cui l'ANSA, sulla via del ritorno dalla sua visita a Kiev.

Ore 9:20 | Governatore Lugansk: "Kiev controlla ancora impianto Azot a Severodonetsk"

Serhiy Haidai, il governatore della regione di Lugansk, ha assicurato su Telegram che l'Ucraina mantiene tuttora il controllo dell'impianto chimico Azot a Severdonetsk, dove ci sarebbero centinaia di civili. Rodion Miroshnik, che rappresenta le autorità di occupazione russe a Lugansk, ha sostenuto sabato che i civili hanno cominciato a lasciare lo stabilimento e aggiunto che quelli che rimangono sono "ostaggi".

Ore 9:00 | Distrutte da forze russe 26 abitazioni in Lugansk

Le forze russe hanno distrutto 26 case nelle regione di Lugansk nelle giornata di ieri, oltre ad un centro commerciale ed un negozio. Lo rende noto il governatore del Lugansk, Serhiy Gaidai, su Telegram, scrive Ukrinform.

Ore 8:33 | Stato maggiore Kiev: "Continua senza successo assalto russo a Severodonetsk"

Lo Stato maggiore dell'esercito ucraino ha chiarito che i russi stavano effettuando assalti "senza successo" contro Sievierdonetsk nel Donbass, sottolineando che i soldati ucraini hanno anche respinto l'esercito di Mosca vicino a Vrubivka, Mykolaiv e Vassylivka. Secondo il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, la situazione rimane molto difficile nel villaggio di Toshkivka, alla periferia nord-occidentale di Severdonetsk; ma le forze ucraine hanno bloccato con successo l'avanzata russa vicino a Popasna.

Ore 7:37 | Cina: "Mai fornito armi a Russia. Mosca partner importante, non alleato"

Il ministro della Difesa cinese, Wei Fenghe, ha escluso che il rapporto del gigante asiatico con la Russia sia una "alleanza", definendo invece Mosca "partner importante", e ha assicurato che Pechino ha "non ha mai fornito materiale" a Mosca da quando ha invaso l'Ucraina a febbraio. "Il rapporto tra Cina e Russia si sta sviluppando lungo la strada giusta. E' un partner importante, non un alleato, e il nostro rapporto, che continuerà a crescere, non è diretto contro terzi", ha detto Wei durante il suo intervento allo Shangri-La Dialogue, il più importante forum di difesa dell'Asia-Pacifico.

Ore 7:13 | 007 Kiev: "Mosca pronta a combattere altri 120 giorni"

L'intelligence ucraina stima che l'esercito russo stia estendendo i suoi piani per combattere una guerra più lunga, sebbene possa contare su un limitato, se non scarso, numero di riserve e soldati. Lo ha sottolineato il think tank Institute for the Study of War (ISW). Il vice capo della direzione principale dell'intelligence ucraina (GUR) Vadym Skibitsky - ha aggiunto il sito di analisi - ha dichiarato di aver ricevuto informazioni confermate secondo cui le forze russe avrebbero esteso la loro pianificazione di guerra per i prossimi 120 giorni, fino a ottobre 2022.

Ore 6:45 | Zelensky: "Stiamo liberando la regione di Kherson"

"Le truppe ucraine stanno gradualmente liberando il territorio della regione di Kherson", afferma il presidente Volodymyr Zelensky. Ieri "il villaggio di Tavriis'ke è stato aggiunto all'elenco degli insediamenti restituiti al nostro Stato - afferma Zelensky nel suo ultimo videomessaggio -. E c'è un certo progresso anche nella regione di Zaporizhzhia".

Ore 6:12 | Usa, russi prenderanno Luhansk in poche settimane

E' probabile che la Russia prenda il controllo dell'intera regione di Luhansk, in Ucraina, entro poche settimane, poichè l'esercito di Kiev subisce pesanti perdite e le sue forniture di munizioni diminuiscono. E' quanto riferisce un alto funzionario della Difesa Usa, riportato dal Washington Post. Le città di Severodonetsk e Lysychansk sono sempre più sotto pressione e potrebbero cadere nelle mani delle forze russe entro una settimana, ha detto il funzionario, parlando sotto anonimato.

Ore 5:30 | Civili iniziano ad abbandonare impianto Azot di Severeodonetsk

I civili rifugiati nello stabilimento chimico di Azot a Severodonetsk hanno iniziato a lasciare il complesso

industriale. Lo riporta l'agenzia Tass, citando l'ambasciatore della Repubblica popolare di Lugansk in Russia Rodion Miroshnik. Nello stabilimento si stima si siano rifugiati circa 500 civili, oltre a 300-400 combattenti ucraini.

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