Si sono concluse alle otto di questa mattina le 72 ore di tregua umanitaria pattuite tra Israele e Hamas, con le fazioni palestinesi che hanno rifiutato di prolungare il cessate il fuoco, accusando Tel Aviv di avere respinto le richieste avanzate durante i negoziati.
Il documento stilato dalle fazioni palestinesi include tra i suoi punti l'apertura di un porto e di un aeroporto a Gaza. Israele chiede invece la smilitarizzazione dell'enclave.
L'esercito israeliano ha annunciato che dalla Striscia di Gaza sono arrivati già almeno dieci razzi, che non hanno però causato feriti. Migliaia di persone hanno iniziato ad abbandonare le proprie abitazioni, nel timore che possano ricominciare gli attacchi aerei israeliani.
L'ordine di rispondere ai razzi è arrivato poco prima delle dieci. Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Moshe Yaalon hanno chiesto all'esercito di rispondere con la forza".
L'Egitto ha chiesto a entrambe le parti di "tornare immediatamente" a un cessate il fuoco, insistendo sul fatto che c'è un accordo sulla maggior parte delle questioni che interessano i palestinesi. Israele è però intenzionato a non cedere fino a che saranno lanciati razzi dalla Striscia di Gaza. Un palestinese sarebbe rimasto ucciso e nove feriti a causa dei raid, feriti anche due israeliani.
La delegazione israeliana avrebbe lasciato questa mattina il Cairo, ma secondo fonti del ministero degli Esteri egiziano entrambe le rappresentanze si troverebbero ancora in città.
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