La Corea del Nord ha lanciato tre missili balistici al largo della costa orientale. È quanto si legge in una nota del Joint Chiefs of Staff di Seoul. I vettori, presumibilmente Rodong (Nodong), sono stati lanciati da Hwangju, nella provincia settentrionale del Hwanghae. I missili avrebbero percorso mille km prima di schiantarsi in mare, 400 km all’interno dell’Air Defense Identification Zone del Giappone. Teoricamente un missile Rodong potrebbe colpire il territorio giapponese, considerando che la sua autonomia è stimata in 1500 km. Pyongyang avrebbe sfruttato il vertice dei leader del G-20, a Hangzhou, in Cina, per mostrare al mondo le capacità missilistiche acquisite. E’ il decimo test balistico dell’anno, anche se quella appena iniziata potrebbe essere una settimana di fuoco, considerando che venerdì prossimo, 9 settembre, ricorre il 68° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea. Una prassi, quella di lanciare a ridosso delle festività del paese, ben consolidata.
Le specifiche del missile Rodong/Nodong
Il Rodong/Nodong, evoluzione della classe Scud progettata in era sovietica, è missile balistico a singolo stadio a propellente liquido. Lanciato da rampe mobili, è considerato una delle principali minacce nell’arsenale della Corea del Nord, seppur con alcune limitazioni ereditate dalla codifica originale del progetto, come il rifornimento in fase di pre-lancio che lo espone alla rilevazione satellitare. Pyongyang dovrebbe possedere tra i 250 ed i 350 missili classe Nodong. E’ stato identificato per la prima volta dalla CIA nel 1990: i progetti, secondo i servizi segreti occidentali, sarebbero stati acquisiti da Iraq ed Egitto per gli Scud-B e dalla Cina per gli Scud-C. Il suo carico utile è stimato in mille kg.
L’ultimo test della Corea del Nord risale allo scorso 24 agosto. Il missile lanciato dalla costa orientale del paese, ha confermato i progressi della tecnologia SLBM, Submarine-Launched Ballistic Missile, in via di sviluppo nella Corea del Nord. Il missile, probabilmente un KN-1,1 è precipitato nella Air Defense Identification Zone del Giappone. Acquisendo una capacità di attacco nucleare, Pyongyang porterebbe la sua minaccia ad un nuovo livello prospettando l’opzione di un intervento ben oltre la penisola coreana ed il potenziale per una ritorsione in caso di un attacco nucleare preventivo ricevuto. Nel cercare di rendere operativo il suo deterrente nucleare, la Corea del Nord vuole dare prova alla comunità internazionale di possedere una capacità SLBM. Da rilevare che tale tecnologia bypassa il sistema THAAD, che sta per sorgere nella penisola coreana, a causa del suo raggio di intercettazione di 120 °.
Un sottomarino, concettualmente, potrebbe lanciare il suo carico da qualsiasi direzione. La città meridionale di Seongju ospiterà il Sistema di Difesa d'Area Terminale ad Alta Quota. Il sistema missilistico sorgerà nella provincia di Gyeongsang, 296 km a sud est di Seul.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.