Cuba, la nuova Costituzione: via il comunismo e ok matrimoni gay

Approvato il progetto di riforma della Costituzione del 1976. Si toglie il riferimento alla "società comunista", mentre entra la proprietà privata. Eliminato il vincolo del matrimonio solo fra uomo e donna

Cuba, la nuova Costituzione: via il comunismo e ok matrimoni gay

A Cuba c'è aria di svolta. E la nuova costituzione rischia di essere una nuova vera rivoluzione per L'Avana. Il Parlamento cubano ha infatti approvato la nuova legge fondamentale dell'isola e il contenuto della riforma è decisamente innovativo. Il progetto di riforma, che dovrà essere approvato da un consultazione popolare che si terrà tra agosto e novembre di quest'anno, riconosce il valore dell'economia di mercato e la proprietà privata.

Il presidente Miguel Díaz-Canel, alla fine della sessione parlamentare di due giorni, ha annunciato che si tratta di un percorso nel solco della rivoluzione e che rafforzerà l'unità dei cubani e ha assicurato che "tutti i cubani possono liberamente esprimere le loro opinioni e contribuire a un testo costituzionale che riflette il presente e il futuro la patria ".

Il progetto composto di 224 articoli ribadisce il "carattere socialista" del sistema cubano e il ruolo centrale del partito comunista. Tuttavia, per la prima volta, scompare il riferimento alla futura "società comunista", aprendo la strada a un'economia mista pubblica e privata come risultato delle riforme promosse da Raul Castro che hanno cercato di ampliare il settore privato e la sua importanza all'interno del Paese. L'apertura a "nuove forme di proprietà" oltre a quella pubblica è un passo in avanti molto importante. Anche se da L'Avana ribadiscono che "a Cuba, non ci sarà la svolta capitalista".

Ma non c'è solo l'economia a essere centrale in questo testo. A livello sociale, infatti, cade un altro valore della Costituzione del 1976. Il testo della riforma incide anche sul matrimonio che, per la prima volta, non è più definito come unione tra uomo e donna.

L'isola socialista si apre dunque al matrimonio omosessuale, dopo decenni in cui la comunità gay è stata a lungo discriminata. E non è una svolta di poco conto per un Paese ancorato a uno schema di valori molto conservatore, per quanto figlio della rivoluzione castrista.

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