La Grecia quindi cambia registro: archiviati i quattro anni di governo di Syriza, adesso il paese può tornare ad avere un solo partito al timone e senza coalizioni da formare.
Quanto accaduto ad Atene si può chiamare con il nome di “restaurazione”: terminata quella fase in cui, a causa della pesante crisi economica, i principali partiti tradizionali lasciano spazio ad altre formazioni politiche, adesso l’elettorato ellenico ritorna alla “origini” ripristinando un governo di Nuova Democrazia.
Ma soprattutto adesso ad Atene l’uomo forte sarà lui: Kyriakos Mitsotakis. Un volto non nuovo, ma soprattutto un cognome che rappresenta un fenomeno molto in voga nella politica greca, quella cioè delle dinastie interne ai principali partiti.
Se i socialdemocratici del Pasok sostituiscono, nel giro di un decennio, Andreas Papandreu con il figlio George Papandreu, Nuova Democrazia vede l’avvicendarsi di Konstantinos Karamanlis, primo premier post militari, con il figlio Kostas Karamanlis. Adesso, sempre all’interno di Nuova Democrazia, tocca alla famiglia Mitsotakis: il padre Costantino Mitsotakis è premier dal 1990 al 1993, il figlio come detto è da domani chiamato a guidare il paese.
Una dinastia, quella della famiglia del neo premier, molto ramificata nelle istituzioni elleniche: la sorella del nuovo leader è Theodora Mitsotakis, nota ai più con il nome da sposata di Dora Bakogianni e conosciuta dal grande pubblico in occasione delle Olimpiadi di Atene del 2004 essendo in quel momento sindaco della capitale greca. Proprio nello scorso mese di maggio, all’interno del comune di Atene fa il suo ingresso come nuovo primo cittadino il figlio di lei, Kostas Bakogianni. Dunque un gran bel momento per la famiglia: il nipote è sindaco della capitale, lo zio invece è nuovo primo ministro.
Una saga, quella dei Mitsotakis, che parte da lontano: la famiglia vive in esilio a Parigi durante gli anni dei colonnelli, il capostipite Costantino Mitsotakis non è ben visto dai militari al potere. Poi, con il ripristino della democrazia, si assiste al loro ritorno in Grecia ed all’impegno politico di Costantino come principale fautore del radicamento territoriale di Nuova Democrazia.
Come detto, Costantino Mitsotakis riesce a diventare primo ministro nel 1990, conservando la carica fino al 1993. Suo figlio in quel periodo lavora tra Atene e Londra nel mondo bancario, nel curriculum ha diversi master negli Usa e nel frattempo inizia a muovere anche i suoi primi passi in politica.
Dopo l’epopea della sorella diventata prima sindaco donna di Atene e, successivamente, ministro degli esteri del governo di Karamanlis, negli anni più recenti è lui a farsi maggiormente strada in famiglia assumendo la guida di Nuova Democrazia.
Un partito che sembra allo sbaraglio colpito dal malcontento popolare dovuto alla grave crisi economica che attanaglia la Grecia, la cui società appare devastata dai piani di austerità imposti dalla Troika ed approvati anche durante l’ultimo esecutivo di Nuova Democrazia guidato da Antonis Samaras.
Poi però, nel frattempo finisce la luna di miele tra i greci ed Alexis Tsipras e Nuova Democrazia quasi di riflesso riprende quota nell’elettorato.
Con la vittoria alle scorse europee, che portano alla convocazione di elezioni anticipate, Mitsotakis si prepara quindi a diventare premier. Il voto di oggi dà la definitiva consacrazione: adesso tocca a lui, a distanza di un quarto di secolo dal governo guidato da suo padre, prendere in mano le redini della Grecia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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