Eritreo che spinse bimbo sotto treno era testimonial pro-integrazione

Nel 2017 ha raccontato la sua storia per un opuscolo svizzero con l'obiettivo di favorire l'integrazione. Ora dovrà rispondere di omicidio volontario e tentati omicidi

Eritreo che spinse bimbo sotto treno era testimonial pro-integrazione

Ha spinto un bimbo di otto anni sui binari della stazione di Francoforte. Il piccolo è morto sul colpo, travolto da un convoglio, mentre la madre, coinvolta nell'accaduto, si è salvata per miracolo. Habte Araya, 40enne eritreo residente in Svizzera, ha tentato di lanciare sui binari anche un'altra persona prima di venire fermato e arrestato.

Ora emergono nuovi particolari di questa tragica vicenda. Secondo quanto riportato dal quotidiano Metro, Araya, operaio e padre di tre figli, nel 2017 ha posato e raccontato la sua storia per un opuscolo della Swiss Workers Relief Agency, realizzato per favorire l'integrazione.

"Della Svizzera mi piace quasi tutto", aveva ammesso il "testimonial". "Quando sono arrivato, la comunicazione era difficile a causa della lingua. Ma ora non lo è più. Mi piace il fatto che tutti siano aiutati qui, indipendentemente dal fatto che siano ricchi o poveri. Per i miei figli voglio una vita migliore e più facile rispetto a quanto abbia mai avuto io".

Alcuni colleghi lo avevano descritto come "un gran lavoratore, un po' timido,

ma affidabile". All'uomo, arrivato in Svizzera nel 2006, è stato concesso l'asilo nel 2008. Ora Araya dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario e di due tentati omicidi.

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