Un braccio teso e un bacio al ritratto del Duce. Tanto è bastato al presidente del Partito autonomista trentino-tirolese, Carlo Pedergnana, per perdere il posto, appena quattro giorni dopo l'insediamento.
La polemica ha travolto l'esponente politico trentino dopo che il quotidiano locale l'Adige ha pubblicato le immagini che provavano il passato "nostalgico" di Perdegnana. Con la nomina alla guida della formazione politica, però, Pd e Sel hanno dato fuoco alle polveri, chiedendo a gran voce la testa di Perdegnana.
Dopo quattro giorni di polemiche furibonde è arrivato il passo indietro, a malincuore ma senza possibilità di ripensamenti: le dimissioni sono irrevocabili. "È stata una goliardata del passato - spiega - Non è un mistero la mia alleanza in Alleanza Nazionale dal 1994 al 2000. Ho la fedina penale pulita, sono onesto e trasparente."
Tuttavia la sua scelta di dimettersi è stata accolta con favore dal governatore del
Trentino, Ugo Rossi. "Errore il fascismo - ha twittato Rossi - Le dimissioni di Pedergnana dimostrano la sua serietà." "Sono solidale con lui - ha aggiunto poi - contro la politica del fango."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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