Fifa: le indagini si allargano alla candidatura dell'Australia per i Mondiali del 2022

Secondo gli investigatori, Sidney ha speso milioni di dollari. Intanto l'ex presidente del governo mondiale Warner annuncia l'intenzione di rivelare tutto ciò che sa

Fifa: le indagini si allargano alla candidatura dell'Australia per i Mondiali del 2022

Il caso Fifa allarga i suoi confini. E, mentre tremano Russia e Qatar, le indagini sbarcano in Australia. Si ipotizza la corruzione per il tentativo fallito di ospitare i Mondiali 2022, assegnati poi al Qatar.

Sidney avrebbe speso milioni di dollari per cercare di aggiudicarsi il diritto a ospitare l'edizione 2022, ma ha ricevuto un solo voto quando è stato il momento di scegliere la sede. La ferita australiana è aperta e fa ancora male.

Proprio ieri, dopo le dimissioni di Blatter dalla presidenza della Fifa, e la notizia delle tangenti pagate per i mondiali in Francia del 1998, il presidente della federcalcio australiana Frank Lowy aveva ricordato: "quando la nostra candidatura prese solo un voto, provai un senso di amarezza profondo. Avevamo presentato una proposta pulita, gli altri non credo. Nell'assegnazione di quei Mondiali al Qatar c'è stato qualcosa di poco chiaro".

E ora si insinuano dubbi anche sulla candidatura australiana.

Nuovi dettagli sono in arrivo sul caso: l'ex presidente del governo mondiale Jack Warner, infatti, arrestato nell'ambito della maxi inchiesta , ha parlato in una tV locale di Trinidad e Tobago minacciando di rivelare tutto ciò che sa sulla vicenda. Warner ha già detto di essere in possesso di documenti che dimostrano i collegamenti tra o funzionari Fifa e le elezioni del 2010 in Trinidad e Tobago. "Non manterrò più segreti per loro che hanno cercato di distruggere il Paese, temo per la mia vita", ha detto l'ex vicepresidente della Fifa. Warner ha poi partecipato a una festa con i membri del suo partito politico, l'Indipendent Liberal Party: "Neppure la morte fermerà questa valanga che sta rotolando. Ormai non si torna più indietro. Blatter sa perché è caduto. Anch'io".

L’inchiesta, insomma, non è destinata ad arrestarsi: dopo la Svizzera, anche gli Stati Uniti hanno deciso di provare a vederci chiaro sul processo di

assegnazione dei prossimi due Mondiali. Un processo che è già costato a Blatter quasi cinque anni di polemiche, legate in particolare alla scelta del Qatar, paese con una scarsa esperienza calcistica e senza infrastrutture adeguate.

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