Prima della fine del 2017 il Regno Unito andrà alle urne per il referendum sull'uscita dall'Unione europea. Intanto viene lanciato il comitato "Vote leave", che sostiene l'uscita dall'Ue: ne fanno parte deputati e donatori dei principali partiti politici. Fra i principali sostenitori dell'iniziativa ci sono il banchiere ed ex tesoriere del partito conservatore, Peter Cruddas, l'imprenditore e donatore per i laburisti John Mills e il magnate Stuart Wheeler, ex donatore dei conservatori e tesoriere del'Ukip.
"Se voteremo per abbandonare l'Ue - ha detto Mills - potremo commerciare liberamente con l'Europa e mantenere una collaborazione amichevole. Il Regno Unito recupererà il controllo su questioni come il commercio, le imposte e le relazioni economiche ed energetiche". Poi ha aggiunto che Londra deve poter "negoziare i suoi propri accordi commerciali e controllare i suoi servizi pubblici". La deputata laburista Kate Hoey, ha sottolineato invece la necessità di "porre fine alla supremazia dell'Unione europea sulle leggi britanniche. Se voteremo per uscire, i 350 milioni di sterline che mandiamo a Bruxelles ogni settimana potranno essere investiti in priorità come il sistema sanitario pubblico".
Lanciando la loro campagna, i sostenitori di
"Vote leave" hanno diffuso i risultati di un recente sondaggio (Icm) da cui si evince che il 44% degli elettori voterebbe per restare nell'Ue se il referendum si tenesse oggi, il 39% invece sarebbe favorevole all'uscita.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.