Vuoi entrare a scuola? Prego favorire i documenti. Sta facendo discutere nel Regno Unito l'iniziativa di sempre più scuole pubbliche che chiedono il passaporto ai propri giovani studenti per capire se sono richiedenti asilo o rifugiati. Una pratica rivolta esclusivamente a chi non è bianco ed anglosassone.
Tutto sarebbe iniziato per un'errata interpretazione di una direttiva - per la verità piuttosto ambigua - del ministero dell'Istruzione di Londra. Le scuole di Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord sono infatti invitate, a partire da quest'anno, a raccogliere i dati dei bambini che per la prima volta entrano a fare parte del sistema d'istruzione, nell'ambito di un'indagine sull'efficacia del sistema scolastico.
In particolare le scuole sono invitate a registrare il luogo di nascita dei propri piccoli allievi, anche se non possono forzare i bambini a rivelare dati sensibili. Tuttavia, secondo i dati di un report di Schools Week, molti istituti si sarebbero lasciati prendere un po' la mano, arrivando a chiedere agli alunni una fotocopia del proprio passaporto. Alcune scuole avrebbero anche distribuito questionari per raccogliere tutte le informazioni sensibili da confrontare poi con i dati dei documenti d'identità.
Ad alcuni genitori è stato chiesto di indicare se i propri figli sono o meno richiedenti asilo o rifugiati politici. Nel Berkshire i genitori di bimbi "bianchi e britannici" si sono sentiti spiegare che nel loro caso "non c'era bisogno" di fornire i documenti.
Tuttavia, oltre alle
preoccupazioni dei genitori inquieti per l'uso che verrà fatto dei dati sensibili dei propri figli, l'iniziativa ha raccolto anche molte proteste di chi vede in questa discriminazione un atto di - più o meno velato - razzismo.
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