In Germania è stato appena pubblicato il “libro nero della spesa pubblica”, curato dalla Federazione dei contribuenti tedeschi (BdSt) e relativo al 2019.
Nel rapporto in questione, l’associazione ha elencato i peggiori sprechi di denaro dei cittadini compiuti di recente dalle istituzioni e alcuni di tali sperperi sono stati descritti dall’emittente Deutsche Welle.
Il primo esempio di cattiva gestione delle finanze pubbliche in Germania nell’anno in corso consiste in dei “pannelli solari posizionati in un’area non assolata”, ossia in una scultura, a forma di fiore, realizzata a Erfurt, in Turingia, con pannelli fotovoltaici e posizionata davanti al ministero dell’ambiente del Land. L’opera, commissionata dal governo dell’entità federata, è però ubicata appunto in una zona ombrosa e ciò impedisce ai pannelli di fornire energia all’edificio che ospita il dicastero.
Un altro spreco di risorse pubbliche citato dall’emittente è il “ponte per i topi”, fatto costruire nei mesi scorsi dal borgomastro di Passau, nel sud del Paese, per permettere agli animaletti di “attraversare la strada in tutta sicurezza". L’opera a beneficio dei roditori è costituita da una rampa di gradini di legno alta 7 metri, al cui culmine è annesso un cunicolo lungo 20 metri, che si sviluppa al di sopra di un’arteria viaria. Tale costruzione intesa a promuovere il benessere dei topi è costata ai contribuenti della zona ben 93mila euro.
Un’ulteriore dimostrazione dello scarso rispetto da parte delle autorità tedesche verso le tasse pagate dai cittadini è il “party di lusso” per 250 invitati predisposto e pagato dal comune di Papenburg, nel nord della Germania. Le istituzioni municipali, spiega sempre Deutsche Welle citando il rapporto della BdSt, avrebbero infatti sperperato quest’anno 30mila euro di soldi pubblici per organizzare un ricevimento con portate costosissime e con persino un quartetto d’archi per intrattenere gli ospiti.
Tra i tanti esempi recenti di impieghi inutili di denaro della collettività non mancano i “lavori pubblici mai terminati”. Deutsche Welle cita infatti il caso del “restauro infinito” di una scultura ubicata a Hannover. Il primo cittadino della città aveva deciso di rimettere a nuovo l’opera d’arte e, di conseguenza, aveva immediatamente stanziato fondi per allestire dei ponteggi intorno al bene da restaurare. I lavori però sarebbero rimasti sospesi per ben quattro mesi, con conseguente danno per le casse comunali, prima di venire definitivamente accantonati. Alla base dello stop al restauro vi era il fatto che le autorità di Hannover non avevano provveduto a rilasciare tutte le necessarie autorizzazioni all’avvio del cantiere.
Un ulteriore scandalo contenuto nel “libro nero 2019” redatto dalla BdSt è il caso delle “schede elettorali con errori di ortografia”. Il comune di Magonza si è infatti visto costretto quest’anno a spendere 80mila euro per fare ristampare 500mila schede elettorali su cui campeggiavano “nomi errati di candidati”. Su tali schede figurava appunto il nome “Aexandra” invece di quello corretto “Alexandra”, oppure “Freidrich” al posto di “Friedrich”.
Nella lista pubblicata dalla Federazione dei contribuenti tedeschi e citata dall’emittente nazionale non compaiono soltanto sprechi attribuibili ai comuni, ma anche danni all’erario perpetrati dall’esecutivo federale. Tra questi ultimi vi è, ad esempio, la vicenda del Gorch Fock, ossia la nave-scuola della Marina tedesca. Il ministero della Difesa ha infatti stanziato, per i lavori di manutenzione del vascello, fino a 135 milioni di euro di risorse pubbliche. La natura abnorme del costo del restauro del veliero è stata denunciata, spiega Deutsche Welle, persino dalla Corte dei conti nazionale, che ha quindi accusato lo stesso ministero di pessima gestione del bilancio federale.
Un’altra iniziativa promossa dal governo Merkel ai danni delle casse della Germania è stata quella, ideata dal ministero dei Trasporti, di introdurre una forma di pedaggio autostradale. Il progetto del dicastero è stato però subito dichiarato illegale e discriminatorio dalla Corte di giustizia Ue e, per effetto di tale verdetto, l’esecutivo tedesco, riporta il documento curato dalla BdSt, dovrà mettere mano al denaro dei contribuenti per erogare centinaia di milioni di euro di indennizzi.
Oltre a enti locali e ministeri, anche una scuola elementare è finita nel “libro nero”.
Si tratta di un istituto di Berlino, che ha speso 92,500 euro per fare realizzare una “scultura dorata”. L’opera, consistente in un “nido di oro puro”, è stata esposta nella scuola, all’interno di una teca di vetro infrangibile, per un po’ di tempo, prima di essere rubata.
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