Lo scandalo consulenze fa tremare Ursula: "Lei è corresponsabile"

L'opposizione ha accusato von der Leyen di essere corresponsabile dello scandalo consulenze del ministero della Difesa avvenuto tra il 2013 e il 2019 durante la sua presidenza

Lo scandalo consulenze fa tremare Ursula: "Lei è corresponsabile"

Proprio nei giorni in cui Ursula von der Leyen è impegnata a trovare una complicata intesa europea sugli aiuti economici da destinare ai Paesi membri dell'Eurozona, la presidente della Commissione Ue deve fare i conti con il suo passato.

La relazione conclusiva dei rappresentanti dell'opposizione, riuniti nella commissione d'inchiesta del Bundestag in merito alle consulenze esterne della Difesa, ha travolto in pieno von der Leyen. La tedesca, infatti, non solo sarebbe corresponsabile dello scandalo legato alle consulenze esterne dal valore di 155 milioni di euro che il ministero della Difesa avrebbe assunto in maniera illecita durante la sua direzione, dal 2013 al 2019; avrebbe anche intralciato le indagini.

Secondo quanto riferito dal settimanale Die Zeit, per i Verdi, La Sinistra e il Partito liberaldemocratico (Fdp), il "totale fallimento di fatto" del ministero della Difesa nella gestione delle consulenze esterne non è "soltanto un problema a livello lavorativo, ma è anche attribuibile a von der Leyen".

La commissione d'inchiesta, istituita a gennaio del 2019 su proposta dell'opposizione, ha terminato il suo lavoro dunque divisa. Già, perché mentre il 9 giugno scorso la relazione conclusiva della maggioranza aveva assolto von der Leyen, quella dell'opposizione ha emesso verdetto opposto.

Commissione d'inchiesta divisa

Unione cristiano-democratica (Cdu), Unione cristiano-sociale (Csu) e Partito socialdemocratico tedesco (SpD) non hanno formulato accuse politiche o giuridiche dirette nei confronti di von der Leyen. Per Cdu, Csu e SpD, l'allora ministro della Difesa tedesco era "sempre informata degli eventi decisivi" riguardanti il dicastero, ma "le delibere venivano spesso assunte al livello di sottosegretari".

Sono quindi questi funzionari i responsabili di "tutte le decisioni discutibili" assunte in materia di consulenze esterne, di cui von der Leyen veniva "semplicemente informata".

Tuttavia, per l'opposizione, l'allora ministro della Difesa tedesco aveva la responsabilità politica delle procedure nel proprio dicastero. Inoltre, le stesse dichiarazioni di von der Leyen durante l'audizione alla commissione d'inchiesta, a febbraio scorso, "parlano contro" la presidente della Commissione europea

In particolare, anche se la Corte dei conti federale aveva reso noto lo scandalo della consulenze esterne per la Difesa, "von der Leyen non ha sviluppato una maggiore volontà di chiarire" la vicenda, si legge nella relazione conclusiva dell'opposizione. Al contrario, la presidente della Commissione europea "ha intralciato l'indagine".

Durante l'audizione alla

commissione d'inchiesta del Bundestag, von der Leyen ha ammesso più volte gli errori nell'assegnazione delle consulenze esterne della Difesa, che secondo le accuse sarebbero frutto di nepotismo e favoritismi.

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