Francia, giudici a gamba tesa sul voto: nuova bufera su Fillon e Le Pen

La procura francese apre un'inchiesta su Fillon. E nei sondaggi vola Macron. La Le Pen sfida i giudici: "Niente interrogatori sotto elezioni"

Francia, giudici a gamba tesa sul voto: nuova bufera su Fillon e Le Pen

Nella corsa all'Eliseo i protagonisti sono sempre più i giudici francesi. Nelle ultime ore si sono moltiplicate le offensive giudiziarie contro Marine Le Pen e Francois Fillon. Sui due candidati pesano, infatti, inchieste che rischiano di compromettere la vittoria alle presidenziali di fine aprile. A brindare è, invece, Emanuel Macron che negli ultimi sondaggi ha staccato Fillon e ha ottime possibilità di vincere ai ballottaggi contro la leader del Front National.

La Le Pen dribbla l'inchiesta

"Non risponderò ai giudici durante la campagna elettorale". La Le Pen risposto picche alla richiesta degli inquirenti di essere ascoltata per il caso dei presunti incarichi fittizi al Parlamento europeo. "Questo momento - ha aggiunto - non permette né la neutralità né la serenità necessaria al funzionamento della giustizia". La leadeer del Front National era stata convocata dall'ufficio anticorruzione della polizia giudiziaria francese per essere interrogata sul caso dei presunti impieghi fittizi alla sua guardia del corpo Thierry Leigier e al suo capo di gabinetto, Catherine Griset. La scelta della leader dell'ultradestra francese ha sollevato polemiche e reazioni. "Se si aspira alla resposanbilità suprema - ha commentato il primo ministro francese Bernard Cazeneuve - non ci si può mettersi al di sopra della legge". La Le Pen, protetta dall'immunità da eurodeputata, non può essere obbligata a presentarsi dinanzi alla polizia per essere interrogata, né può essere sottoposta a nessuna misura coercitiva. Altri collaboratori della Le Pen sarebbero sotto inchiesta. Il Parlamento europeo ha già chiesto alla leader del Front National la restituzione di oltre 300mila euro.

Inchiesta della procura su Fillon

La procura francese specializzata nei casi di abusi finanziari ha formalmente aperto un'inchiesta su Fillon per il caso dell'assunzione fittizia della moglie Penelope e dei figli quali assistenti parlamentari. Spetterà ora a un giudice decidere se il candidato dei Les Repubblicains e i suoi congiunti dovranno essere incriminati, in una procedura che potrebbe durare diverse settimane e quindi sovrapporsi al voto, che lo vedeva secondo gli ultimi sondaggi in lieve rimonta ma comunque fuori dal ballottaggio. L'inchiesta preliminare era stata aperta il 25 gennaio e si riferiva alla denuncia fatta dal settimanale Le Canarde Enchaine che madame Fillon fosse stata retribuita quasi 900mila euro nel corso di una decennio come assistente parlamentare del marito. Cosa in sei" legale in Francia ma a apatto che il lavoro fosse effettivamente svolto. Cosa di cui non è mai stata trovata alcuna prova. Fillon assunse anche due dei suoi figli sostenendo che fosse avvocati e suoi consulenti legali ma in realtà dovevano ancora laurearsi.

Macron stacca Fillon nei sondaggi

Grazie all'allenza con il centrista François Bayrou, che ha rinunciato alla corsa all'Eliseo, Macron sale al 23,5% delle intenzioni di voto, ancora dietro alla leader del Front National Marine Le Pen (26%, in calo di mezzo punto percentuale), ma staccando François Fillon, candidato dei Repubblicani, dato al 20,5%.

Al ballottaggio, secondo il sondaggio pubblicato da Ifop-Fiducial, Macron vincerebbe con il 61,5% dei voti (lo 0,5% in più rispetto alla precedente inchiesta), contro il 39% della leader dell'ultradestra. Tra gli altri candidati, il socialista Benoît Hamon, alleato con l'ecologista Yannick Jadot, gode del 13% dei consensi, mentre il candidato dell'estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon è dato all'11%.

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