Ha appena diciotto anni ed è repubblicana la più giovane deputata Usa

Saira Blair, studentessa di economia e lingue, ha conquistato un seggio alla Camera. È il volto giovane della riscossa repubblicana e dell’affondo di Obama

La giovanissima Saira Blair eletta alla Camera
La giovanissima Saira Blair eletta alla Camera

È la più giovane legislatrice d’America, la più giovane di tutti i tempi, non solo di queste elezioni di Midterm. A diciotto anni compiuti l’11 luglio Saira Blair, studentessa di economia e lingue spagnole, ha deciso di affiancare agli impegni del primo anno di università la candidatura in West Virginia nel Partito Repubblicano. Il risultato è stata la vittoria con il 63% dei voti contro lo sfidante democratico e il seggio conquistato alla Camera dei Delegati. Il giorno dopo è entrata in classe come sempre, prime due ore geologia, saluto ai compagni e al professore.

È lei il volto giovanissimo della riscossa repubblicana e dell’affondo di Obama.

Saira racconta di aver pensato di entrare in politica da quando aveva sei anni. Il papà si candidò alla Camera dei Delegati, e lei o accompagnava alle cene elettorali. Non si annoiava, le piaceva e si appassionava ogni volta di più. A diciassette anni ha deciso di anticipare i tempi con l’azzardo della candidatura in West Virginia.

Ha vinto le primarie repubblicane: la prima volta in cui ha potuto votare ha votato se stessa. Poi ha deciso di rinviare la sessione di esami e di dedicarsi fino alla primavera in modo intenso al lavoro di delegato. Antiabortista convinta, Saira Blair promette impegno su disoccupazione e aiuti fiscali ai giovani.

Per ora la ragazza giura di non voler diventare una politica di professione: “Voglio servire il Paese, non so per quanto, nella Camera dei Delegati. Ma il mio obbiettivo è quello di diventare una financial adviser. Per questo mi sono iscritta a economia”.

La sua pagina Facebook conta già quasi 3mila iscritti.

Nel primo messaggio social dopo l’elezione, Blair ha ringraziato “i miei supporter, i volontari, la mia famiglia e gli amici per il loro duro lavoro durante la campagna”. Ma anche “i miei concorrenti, per aver corso una gara positiva e competitiva”. Un grande fair play per una ragazzina che ha appena due anni in più di Malia, la figlia grande di Obama.

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