Hamas-Israele, ripresa la guerra

Mentre Ban Ki-moon e Kerry tornano a invocare la pace, risuonano le sirene: lancio di razzi e colpi di mortaio di Hamas. Nuova strage in un campo profughi. Netanyahu: non ci fermeremo prima di aver neutralizzato i tunnel

Hamas-Israele, ripresa la guerra
00:00 00:00

Messe a tacere per qualche ora, le armi sono tornate a parlare. E ad uccidere. L'episodio più grave della giornata si registra nel campo profughi di Shati (a nord di Gaza), dove sono state uccise 10 persone, di cui 9 bambini che stavano giocando. I palestinesi hanno puntato il dito sull'esercito israeliano. Qualcuno ha parlato di un missile lanciato da un caccia. L’Idf ha smentito ribaltando le accuse: "Poco fa l’ospedale di al-Shifa e il campo profughi di Shati sono stati raggiunti da missili difettosi sparati dai terroristi di Gaza. Terroristi hanno lanciato razzi contro Israele: uno ha colpito l’ospedale di Shifa, l’altro il campo profughi di Shati". Il razzo è esploso nel pomeriggio: i bambini festeggiavano l’Eid el-Fitr, la fine del mese di Ramadan. Apparentemente non c’erano obiettivi militari né adulti nelle vicinanze (scambiabili per combattenti). Lo scoppio è stato molto potente, secondo quanto raccontano fonti locali. Dieci morti e una quarantina di feriti, tra cui venti bimbi. Profondo sdegno a Gaza.

Hamas ha rivendicato l’attacco che ha ucciso almeno quattro persone in un kibbutz israeliano, vicino alla frontiera con la Striscia. "Il nemico sionista ammette che quattro suoi soldati sono stati uccisi e dieci feriti nella regione di Eshkol da un razzo lanciato dalle Brigate Ezzedin al Qassam", afferma in un comunicato il braccio armato del movimento islamista palestinese. Su Twitter, invece, il portavoce militare israeliano, Peter Lerner, annuncia che cinque soldati sono stati uccisi nei combattimenti. Uno nel sud della Striscia, gli altri quattro lungo la frontiera con Gaza. Il totale dei soldati caduti sale a così a 48. Lerner punta il dito su Hamas: "Ha chiaramente usato il suo cessate il fuoco per riorganizzarsi e pianificare attacchi estesi".

Le forze armate di Israele hanno inviato messaggi sms e hanno telefonato ai residenti di Gaza nei quartieri di Shajaiyya, Zeitun ed Jabalya est, invitandoli a spostarsi immediatamente nel centro città. Lo riporta il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz, aggiungendo che in numerose città nel nord del Paese sono risuonate le sirene.

"Continuiamo a lavorare" per un cessate il fuoco umanitario, afferma il segretario di stato Usa, John Kerry. Gli fa eco Ban Ki-moon: "In nome dell’Umanità, la violenza deve interrompersi". I responsabili palestinesi e israeliani "devono dare prova di Umanità in qualità di dirigenti" e mettere fine alla violenza, per compiere un primo passo verso i negoziati di pace. Ha precisato di aver avuto "lunghe discussioni" con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sollecitandolo a "interrompere la violenza e rispettare la sforzo congiunto della comunità internazionale e l’appello unanime per un cessate-il-fuoco umanitario". In missione in Medio Oriente nel fine settimana, Ban Ki-moon si è espresso qualche ora dopo l’appello lanciato dal Consiglio di Sicurezza per un cessate-il-fuoco umanitario immediato e senza condizioni a Gaza, durante la festa musulmana dell’Eid al Fitr, in cui si celebra la fine del mese di digiuno del Ramadan.

Intanto Netanyahu fa sapere che Israele non ha intenzione di fermarsi ora. Nessuna guerra è "più giustificata" di quella in corso nella Striscia di Gaza, ha dichiarato il primo ministro israeliano commentando la notizia dell’uccisione di alcuni civili quest’oggi nel sud di Israele a causa di un razzo proveniente dall’enclave palestinese.

"Per combattere contro un gruppo terroristico che vuole la nostra distruzione occorrono coraggio e determinazione", ha detto ancora Netanyahu, aggiungendo che l’operazione in corso "non terminerà prima che i tunnel della Striscia di Gaza non saranno neutralizzati. Dobbiamo prepararci per una campagna prolungata".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica